PERUGIA- Sarà mobilitazione del sindacato se il Magnifico Rettore non onorerà l’accordo sottoscritto nel 2008 per l’assunzione a tempo indeterminato con contratto part-time degli storici precari agricoli dell’Università degli Studi di Perugia, nelle facoltà di veterinaria e agraria.
Nella conferenza stampa di Fai Cisl, Cisl Università e Flc Cgil di questa mattina presso la Cisl di Perugia ad essere posta in primo piano l’annosa questione dei precari agricoli dell’Ateneo Perugino, lavoratori che da oltre 20 anni non sono stati stabilizzati e che, ad oggi, hanno un’età tale da avere forti difficoltà di rinserimento nel mercato del lavoro.
“Dietro a questi lavoratori –hanno fatto sapere Angelo Manzotti (Cisl di Perugia), Letizia Pietrolata (Cisl Università) e Francesco Ceccagnoli (Flc Cgil)- che non lavorano da 18 mesi e che non hanno alcun ammortizzatore sociale, ci sono le proprie famiglie”.
Il sindacato con questa iniziativa, alla quale ha preso parte una delegazione di lavoratori precari, vuole sensibilizzare il Rettore e gli organi di gestione dell’Ateneo e in primis il consiglio di amministrazione (che si riunirà mercoledì prossimo) riguardo a questa drammatica vicenda. “Il Rettore –fanno sapere i sindacati- si era impegnato nel 2008 con un accordo di stabilizzazione del personale in questione: 30 unità da inserire nell’organico in 3 anni con contratto part-time. Ad oggi, ad essere stati assunti solo 10 lavoratori nel 2008. Per questo si chiede che la stabilizzazione dei lavoratori rimasti divenga una priorità.
Al prossimo consiglio di amministrazione –hanno concluso i segretari- saremo portavoce, ancora una volta, del rispetto degli accordi conclusi a vantaggio di diritti fondamentali acquisiti in questi lunghi anni di precariato, presso la stessa amministrazione”.
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