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GUBBIO - Nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione de “Il giorno della Memoria”, dal Comune di Gubbio e dall’associazione Famiglie 40 Martiri, in collaborazione con il Cineclub 22 e l’associazione Amici della Musica ed alcune classi della scuola media Ottaviano Nelli e Mastro Giorgio, sabato 20 marzo, alle ore 11, presso il Centro Servizi S. Spirito, si terrà un incontro con Erika Silvestri, autrice del testo “Il Commerciante di bottoni”, la storia dell'’amicizia tra una ragazza e un vecchio signore ebreo sopravvissuto ad Auschwitz e segnato dall’Olocausto: un legame tra generazioni, per non dimenticare. Il libro di Fabbri Editori, collana ‘Storie vere’, è la storia di un’amicizia, tra Erika Silvestri e Piero Terracina. Erica, nata a Roma nel 1986, vive a Ladispoli e studia Storia medioevale, moderna e contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Nel 2000, in terza media, ha preso parte a un incontro tenuto nella sua scuola da Piero Terracina, deportato ad Auschwitz nel 1944, quando aveva quindici anni. Dopo l’incontro gli ha scritto una lettera. Lui le ha risposto. «Ho conosciuto Piero quando ero adolescente – racconta Erika -. Qualcosa quel giorno mi ha legata a lui, quando l’ho visto piangere. Non saprei dire cosa rappresenta adesso, nella mia vita. Non è mio nonno, anche se gli piace presentarmi come sua nipote adottiva (sono stata io ad adottarlo); non l’ho trovato lì, nella mia vita, ma sono stata io a cercarlo. La mia famiglia è piccola e forse per questo è arrivato lui, per allargarla. Lui che la sua l’aveva persa.» Erika nel volto di quel vecchio signore ha saputo vedere qualcosa di importante. Qualcosa che non poteva andare perduto. Giorno dopo giorno il loro legame si è fatto più forte. Prima con le lettere, poi con le domande occhi negli occhi. Le speranze di Erika, il suo desiderio di capire si sono così intrecciati con i ricordi di Piero e la memoria dell’Olocausto, dando vita a un’amicizia che va oltre il tempo e le generazioni. Condividi