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La CISL TERRITORIALE DI FOLIGNO e la FIT CISL UMBRIA esprimono profonda preoccupazione per le sorti di Foligno, città ferroviaria divenuta tale grazie a determinanti condizioni ottimali che l’hanno resa punto strategico, centrale e stellare per il trasporto ferroviario merci/viaggiatori sia nel contesto regionale che nazionale. Oggi il gruppo FS sembra dimenticare la storia ferroviaria della città di Foligno restando insensibile alle sue potenzialità e all’insegna di tagli selvaggi e scelte “ poco comprensibili” sferra un ulteriore colpo all’economia Umbra ed a Foligno in particolare, con l’azzardata ed inopportuna scelta di trasferire gran parte del traffico merci, a treno completo, da Foligno allo scalo merci di Jesi/Falconara. Il traffico merci di cui stiamo parlando è relativo ai due treni completi di acqua minerale Rocchetta/NoceraUmbra che settimanalmente vengono spediti per le varie destinazioni nazionali. I punti “poco chiari” di queste scelte, a nostro avviso, sono i costi e la logistica. Per quanto riguarda i costi ci risulterebbe un aumento notevole di quest’ultimi in quanto il percorso che va dalle sedi di produzione alla sede di carico e alla sede di manovra Jesi/Falconara verrebbe coperto su gomma con inevitabili aumenti degli stessi costi. A questo punto ci domandiamo: Quanti camion servirebbero per trasportare ciò che un solo treno (1400 t) trasporta? Dal punto di vista della logistica e quindi più pratico, ci chiediamo: come si intende effettuare lo stoccaggio presso la sede di Jesi se non ci sono magazzini raccordati? Questi, ed altri punti, ci fanno pensare che tale scelta e’ solo politica/occupazionale e non altro. Il possibile scenario ci pone delle perplessità:: il committente a fronte di tali aumenti continuerà a spedire attraverso la società FS “ Italia logistica” oppure prenderà altre strade con tutte le conseguenze del caso? Evidenziamo con forza le ricadute di tale scellerata operazione: tagli occupazionali per Foligno, aggravio di costi per le società committenti con conseguente ed ulteriore intasamento delle arterie stradali nazionali. A questo quadro gia preoccupante aggiungiamo, la scelta di FS di chiudere lo scalo merci di Foligno al traffico diffuso. Per essere più chiari precisiamo che con questa scelta, non ci sarà più possibilità, per le varie società di spedire singoli carri ma potranno utilizzare le FS solo per le spedizioni a treno completo. Oggi la maggior parte del trasporto su ferro in Umbria avviene grazie alle piccole realtà che spediscono per treno dal solo impianto Umbro rimasto (che è Foligno). Detto questo nasce un nuovo punto di domanda; se la spedizione a treno completo si sposta a Jesi, se non si potrà più spedire per singolo carro merci, che fine farà l’economia Umbra? Saranno tutti costretti a spedire per camion!!! Facciamo un serio appello alla politica locale e nazionale di intervenire su queste scelte che più che sembrare “nobili” piani industriali sembrano seri tentativi di cancellare il trasporto ferroviario merci dalla cartina regionale e dal quadro nazionale. Condividi