rudy.jpg
PERUGIA - Rudy Hermann Guede sarà interrogato domani mattina dal pm di Perugia Giuliano Mignini che coordina le indagini della polizia sull'omicidio di Meredith Kercher. Il giovane ivoriano sarà sentito in mattinata nel carcere del capoluogo umbro dove si trova detenuto. A fissare l'interrogatorio è stato una ventina di giorni fa lo stesso sostituto procuratore Mignini. Guede - difeso dagli avvocati Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Vittorio Lombardo - finora non era mai stato sentito dal pubblico ministero. Arrestato in Germania il 20 novembre scorso, il 7 dicembre è stato interrogato per circa sette ore e mezzo dal gip di Perugia davanti al quale ha sostenuto di essere estraneo all'omicidio. Guede ha infatti spiegato al giudice di essere stato presente nell'appartamento di via della Pergola quando Meredith Kercher venne uccisa, la notte tra il primo e il 2 novembre scorso, ma di essersi trovato in bagno mentre la studentessa inglese veniva accoltellata alla gola. Una volta uscito vide - secondo la sua versione - un giovane più basso di lui “che parlava italiano” sulla porta, mentre fuggiva. Una persona che lo minaccio con un coltello prima di allontanarsi, sempre in base alla versione dell'ivoriano. “Rudy - aveva spiegato l'avvocato Biscotti al termine dell'interrogatorio davanti al gip - ha raccontato la à una verità difficile e scomoda, l'unica che ha sempre detto”. Per l'omicidio di Meredith Kercher la polizia ha arrestato, oltre a Guede, una delle coinquiline della vittima, la studentessa statunitense Amanda Knox e l'allora fidanzato di quest'ultima, il pugliese Raffaele Sollecito, recentemente laureatosi in informatica. Indagato a piede libero è invece Patrick Lumumba Diya. Tutti si sono sempre proclamati estranei all'omicidio. Condividi