SORRENTO - Allo stadio 'Italia', il Sorrento regola il Foligno con il risultato di 2-1. Per i rossoneri è la terza vittoria consecutiva, che consente loro di allungare ancora di più sulla zona play-out, che dista adesso quattro punti. Il Foligno, di contro, dimostra ancora una volta la sua scarsa vena lontano dalle mura amiche, collezionando l'ottava sconfitta, a fronte di una sola vittoria e di quattro pareggi.
La partita si decide già nei primi 45 minuti di gioco. Al 15' il Sorrento passa in vantaggio con Myrtaj: sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Carlini, Fernandez stacca di testa ma la difesa dei falchetti respinge, sulla ribattuta il più veloce è Paulinho che rimette al centro, trovando l'albanese, che appostato sul secondo palo mette in rete da due passi.
Il raddoppio dei padroni di casa non tarda ad arrivare: al 37' è ancora Myrtaj il marcatore, ancora sugli sviluppi di un corner. Nella seconda frazione di gioco il Foligno prova una timida reazione, ma si scontra con l'ermetica difesa rossonera, che cede solo al 90' quando Sciaudone di testa trafigge Marconato dopo una mischia furibonda in area di rigore.
SORRENTO L'allenatore dei costieri, Gianni Simonelli: 'Se oggi fosse stata l'ultima partita di campionato gioiremmo tutti, purtroppo non lo è, anche se i numeri ci dicono che per adesso va bene. È stata una partita sofferta. Personalmente avevo il terrore di questa gara contro il Foligno, come peraltro temo sempre ogni scontro di campionato, ma di questa in particolare avevo una paura enorme. Perché venivamo da due vittorie consecutive, potevamo correre il rischio di rilassarci. In particolare sono soddisfatto del modo in cui la squadra ha affrontato l'avversario fin dal primo minuto giocando da padrona per circa un’ora senza lasciare agli avversari spazi per manovrare e per costruire azioni pericolose che, di fatto, non ci sono state'.
FOLIGNO Il trainer dei falchetti, Luca Fusi: 'E' stata una partita determinata da due episodi che sono risultati negativi per noi: due gol subiti su palle inattive: per guardare la palla non abbiamo badato invece all'uomo libero. E siamo stati castigati. Le prossime sette gare sono come delle finali per cui bisogna fare punti a tutti i costi anche a scapito del bel gioco. Dopo Como ci aspetta un trittico che fa paura: Alessandria, Novara, Varese. Per non parlare dell'ultima partita del campionato: guarda caso ancora trasferta, a Perugia. Noi dovremmo prestare la massima attenzione e non concedere più agli avversari attimi di distrazione poiché regalare gol inutili agli avversari sarebbe da suicidio, soprattutto per una squadrea come la nostra deve salvarsi senza andare ai play-out'.
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