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ROMA - Una querela ai giornali "perche' i titoli non rispecchiano affatto il contenuto del verbale reso ai pm di Perugia dalla dottoressa Assunta Cocomello" e una querela ai due ufficiali del Noe, "con cui non ho mai parlato", per aver detto che "le intercettazioni sugli appalti del G8 furono bloccate per opportunita' politica". Giovanni Ferrara, capo della procura di Roma, reagisce cosi' alle notizie di stampa che gli attribuiscono un intervento decisivo, preso in accordo con l'ex aggiunto Achille Toro (indagato a Perugia), per frenare l'indagine sugli appalti dei 'Grandi Eventi' affidata alla stessa Cocomello e al collega Sergio Colaiocco. "Rivendico il pieno diritto di esercitare le prerogative che spettano a un capo dell'ufficio quale io sono - spiega Ferrara -. Fa parte del mio lavoro, e' mio dovere farlo, le regole le ho sempre rispettate. Posso anche sbagliare, sempre in buona fede, ma se non sono convinto che vada adottato un qualunque provvedimento sono capace di discutere anche per giorni interi. Nel caso specifico, escludo fermamente che le intercettazioni non siano state adottate per ragioni di opportunita' politica. Io questi del Noe non li ho mai visti e ritengo che non ci fossero gli elementi per disporre le intercettazioni. Avevamo poca roba in mano per ipotizzare un reato di corruzione. Se poi un pm non e' d'accordo con la mia valutazione, puo' benissimo restituire la delega e andarsene. Quante volte mi sono trovato a discutere con i miei pm e poi alla fine siamo riusciti a trovare una soluzione?". Ferrara, che ha trasmesso per conoscenza copia delle querele al Csm, al ministro della Giustizia e alla procura generale presso la corte d'appello e la Cassazione, parla di "notizie giornalistiche manipolate e di articoli diffamatori". E spiega: "A leggere i titoli dei giornali di oggi sembra che io sapessi quello che Toro aveva nella sua testa. Non potevo certo immaginare quello che aveva in mente quando faceva le sue valutazioni. Insomma, non si puo' lanciare il sospetto che in quanto amico di lunga data di Toro volessi frenare le indagini. La vicenda Toro e' personale e circoscritta, la procura di Perugia valutera' se illeciti ci sono stati ma tutto cio' non puo' riverberarsi sull'intero ufficio. Qui si vuole colpire l'immagine mia e quella della procura di Roma. Io non posso conoscere nel dettaglio gli atti di tutte le inchieste, a volte mi rimetto a cio' che dicono gli altri". Poi fa una battuta: "Forse qualcuno e' interessato a questa poltrona... perche' io qui devo restare altri due anni se me lo consentono...". Condividi