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PERUGIA - Con la ricollocazione di un affresco di Bartolomeo Caporali e il consolidamento di strutture architettoniche danneggiate dal sisma del 1997, il complesso monumentale di Santa Giuliana di Perugia torna a ribadire la sua centralità nel patrimonio storico-artistico cittadino. I restauri pittorici e architettonici realizzati nel 2009, sono stati presentati questa mattina presso l'aula magna del Santa Giuliana. Sono frutto della sinergia tra Scuola di lingue estere dell'esercito, della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria, delle soprintendenze ai beni architettonici e paesaggistici e ai beni storici artistici ed etnoantropologici e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Gli interventi architettonici hanno riguardato volte del chiostro antico e di quello principale, il solaio intermedio del campanile, il recupero di quattro locali e l'ultimazione del progetto di convogliamento delle acque. Il risanamento strutturale ha agevolato lo studio della decorazione pittorica consentendo, in particolare, di individuare l'originaria collocazione dell'Assunzione della Vergine, affresco in tre frammenti dalla superficie complessiva di 28 metri quadrati, a lungo rimasto nel deposito della Galleria nazionale dell'Umbria. Il carattere eccezionale dell'operazione che ha interessato l'opera quattrocentesca, restaurata sotto la direzione della dottoressa Tiziana Biganti e della Coobec di Spoleto, risiede - e' stato spiegato - nella restituzione all'antico monastero femminile benedettino di Santa Giuliana. ''Un caso unico di dipinto murale che, pur rimanendo parte dell'inalienabile patrmonio dello Stato, e' oggetto di deposito a lungo termine, giustificato dall'ubicazione presso un importante complesso monumentale che è anche demanio militare'', ha spiegato la soprintendente ai beni storici artistici ed etnoantropologici Vittoria Garibaldi, che ha anche ricordato la travagliata storia dell'opera. Il monastero di Santa Giuliana, al pari di altre chiese perugine come Santa Elisabetta e San Domenico, fu tra i piu' danneggiati dalle spoliazioni postunitarie degli edifici ecclesiastici. L'Assunzione della Vergine, distaccata con la tecnica dello strappo dal restauratore Mariani per conto dell'Accademia di belle arti e su ordinanza del comune di Perugia, fu cosi' acquisita dalla pinacoteca civica e quindi dalla Galleria nazionale dell'Umbria. Nel 1995, i lavori strutturali presso la Galleria spinsero a staccarlo e a conservarlo in attesa del restauro iniziato nel 2004 e ultimato nel 2009. I lavori al Santa Giuliana hanno poi fatto riemergere sull'intonaco di una parete tracce del disegno dell'affresco e quindi la sua collocazione autentica. ''Le attivita' di recupero succedutesi nel tempo al Santa Giuliana sono tese a valorizzare un patrimonio che appartiene a tutti'' ha sottolineato il generale di Brigata Gianfranco Di Luzio, comandante della Sle. ''Per questo - ha aggiunto - parteciperemo alle Giornate eruopee della cultura e a settembre garantiremo l'apertura della struttura al pubblico''. Il restauro dei rivestimenti pittorici, in particolare di quelli sulla parete posteriore del locale attiguo alla chiesa di Santa Giuliana, proseguira' anche nel 2010 grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio. Il presidente Carlo Colaiacovo ha espresso soddisfazione per quello che ha definito ''un intervento di recupero della nostra storia'', auspicando ''una collaborazione sempre maggiore tra istituzioni pubbliche e private a seguito dei successi conseguiti nel campo della tutela dei beni artistici e culturali''. Condividi