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Circolo Prc "Peppino Impastato" Assisi In merito alla mozione presentata dal consigliere comunale della Lega Stefano Pastorelli sul test anti-droga da fare ai consiglieri comunali di Assisi, constatiamo che la politica è defunta. Da un consigliere comunale che opera nel massimo consesso cittadino ci si dovrebbero aspettare proposte che riguardino la vita della città e della comunità e incidano positivamente su di esse. Invece tocca sorbire l’ennesima sciocchezza in libertà, che, oltretutto non ha neanche un filo logico. Che significa chiedere un test anti-droga se poi subito si propone il metodo meno efficace e più economico? Perché far rimanere i test anonimi? Tutto questo a cosa serve? Per quanto ci riguarda siamo assolutamente contrari a tali idiozie e se fossimo in consiglio comunale non ci sogneremmo di proporlo né tantomeno di farlo e non solo per una questione di privacy. L’onestà politica di una persona non si evince dai suoi comportamenti nella vita privata (i suoi orientamenti sessuali e tutte le scelte individuali) ma dalle azioni che vengono messe in campo per il bene della collettività. Le virtù delle persone non sono solo valutabili da un test anti-droga; serve coerenza di comportamento che tenga conto delle necessità di chi ha bisogno. Non di ipocrisia perbenista che trova la massima realizzazione in queste proposte vuotamente populiste. Come nel caso del deputato che in parlamento proponeva leggi basate sul proibire e poi fu trovato “a peccare” in albergo con due prostitute, il tutto condito da una robusta dose di cocaina. Non fare uso di stupefacenti e al contempo proporre ed approvare norme inumane come quella contro i mendicanti che ha sputtanato Assisi in tutto il mondo, è la dimostrazione che questo test in realtà è solo una trovata che non aggiunge niente di positivo alla tanto ricercata moralità di un politico ambizioso. Ci sembra che con questi escamotage si voglia distogliere l’attenzione dai veri problemi che affliggono questa città; Assisi invece ha bisogno di proposte innovative affinchè la cittadinanza possa trarne vero beneficio, non solo per mezzo di inutili opere faraoniche ma soprattutto con un percorso che finalmente metta al centro dell’attenzione dell’amministrazione la risoluzione delle impellenti necessità: lavoro, integrazione, aggregazione, asili nido pubblici, inclusione sociale degli anziani, delle donne e dell’intera generazione di giovani che vede preclusa ogni possibilità di realizzazione economica, lavorativa e civile. Condividi