Scuola/ Itc e Itis Perugia presentano la loro offerta formativa

PERUGIA - Dissipare incertezze e chiarire eventuali dubbi alle famiglie, all'utenza, al territorio, anche alla luce della riforma che il ministero dell'Istruzione ha apportato in materia scolastica: e' questo, in sintesi, il senso dell'incontro promosso, questa mattina a Perugia, dalla dirigenza degli istituti tecnico commerciale statale ''Aldo Capitini-Vittorio Emanuele II'' e tecnico industriale statale ''Alessandro Volta'', Isabella Giovagnoni e Rita Coccia. I due dirigenti scolastici hanno voluto presentare l'attuale offerta formativa, i cambiamenti che saranno attuati con la riforma, ma soprattutto hanno ribadire che ''nonostante una riforma epocale, restiamo istituti tecnici'' e che il Capitini-Emanuele II e il Volta, rispettivamente con 150 e 50 anni di attivita', rappresentano la ''storia della citta' di Perugia''. Quindi l'invito rivolto alle associazioni di categoria e agli ordini professionali presenti alla conferenza stampa a ''collaborare sinergicamente per il futuro degli studenti''. ''Siamo molto fieri della nostra identita''' ha detto Giovagnoni illustrando come cambiera' l'Itc che dallo scorso primo settembre vede riunificati il Capitini e il Vittorio Emanuele II. ''La riforma - ha detto - non portera' con se' alcuno sconvolgimento. Il riordino prevede due indirizzi: amministrazione, finanza e marketing; e turismo. Il primo, diviso in tre articolazioni, accoglie a pieno titolo gli indirizzi gia' presenti nella scuola. Per il secondo, c'e' qualche difficolta', visto che la Regione dell'Umbria, impegnata nelle prossime elezioni, non ha ancora deliberato l'attribuzione. L'Istituto, tuttavia, e' gia' pronto per strutture e infrastrutture''. Non manca qualche altra nota negativa. ''Il Capitini e il Vittorio Emanuele II sono stati riunificati - ha spiegato Giovagnoni - per creare un polo tecnico commerciale unico. Ora, per effetto di una rigida applicazione delle confluenze stabilite dal Ministero e a causa della vacatio elettorale della Regione, l'offerta potrebbe duplicarsi. E il nascere di un altro Istituto Tecnico Economico nella citta' ci sembra una vera incongruenza. Attendiamo che le autorita' competenti facciano chiarezza, in modo che l'utenza possa riconoscere ogni istituzione scolastica con una precisa denominazione che non vada sotto quella generica di Istituto di Istruzione Superiore''. Quanto all'Itis, ''una scuola con una lunga tradizione per la formazione in ambito chimico'', che dal nuovo anno scolastico si chiamera' istituto tecnico tecnologico statale, ''non si modifichera' molto - ha affermato Coccia - nella sua struttura di base''. Gli indirizzi presenti sono confluiti in ''indirizzi rinnovati, ma con le stesse professionalita' previste alla fine del corso di studi''. E sono: chimica dei materiali e biotecnologie, con una articolazione; elettronica ed elettrotecnica, con due articolazioni; informatica e telecomunicazioni, con due articolazioni; e meccanica, meccatronica ed energia con due articolazioni.