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PERUGIA – Lo scorso 27 febbraio si è consumata la rottura delle trattative nazionali per il rinnovo del contratto collettivo cazionale di lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative sociali, per una chiara indisponibilità delle parti datoriali (ANCST-Legacoop, Federsolidarietà-Confcooperative e AGCI-Solidarietà) nel riconoscere un adeguato aumento salariale e la giusta valorizzazione delle professionalità. Si tratta di lavoratori, quasi 4mila in Umbria impegnati in circa 150 cooperative di tipo A e B, che hanno salari medi che si aggirano tra i 700 e gli 800 euro mensili e un contratto nazionale scaduto da oltre 2 anni. “E’ ora che queste lavoratrici e questi lavoratori si facciano sentire – afferma Igor Bartolini, segretario provinciale Fp-Cgil di Perugia - per migliorare le condizioni di lavoro necessarie per fornire ai cittadini servizi di qualità, efficienti ed efficaci”. E in vista dello sciopero nazionale in programma per il prossimo 4 aprile, Fp-Cgil, Fps-Cisl e Fpl-Uil di Perugia hanno convocato l’assemblea provinciale delle lavoratrici e dei lavoratori della cooperazione sociale per mercoledì 26 marzo presso i locali della Cgil regionale a Perugia. Condividi