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PERUGIA - “L’operazione antidroga - scrive Paolo Brutti, capolista al Senato in Umbria per la Sinistra Arcobaleno - svoltasi ieri sera in pieno centro storico ha due possibili interpretazioni. Se da un lato merita un plauso per l’attività delle forze dell’ordine, di cui mi sento di dover pubblicamente ringraziare la Questura, dall’altro denota che il fenomeno spaccio in centro è tutt’altro che vicino dall’essere estirpato. Lo spaccio si è impossessato dei vicoli più storici di questa città, adesso come si apprende dai giornali siamo arrivati persino alla deturpazione di mura e scalinate per potervi nascondere le dosi da spacciare. E’ tempo che si effettui una sorta di mappatura delle zone nevralgiche dello spaccio, indicando per nome le vie a rischio e che si decida di pattugliare nelle ore notturne queste zone. La presenza di militari sarebbe il deterrente più efficace contro lo spaccio di droga. L’operazione della scorsa sera ha mostrato come la presenza degli agenti in un momento qualunque dell’attività giornaliera dello spaccio, abbia portato sistematicamente ad afferrare qualcuno nella rete. Operazioni di questo genere devono essere intensificate, le zone a rischio devono diventare presidi delle forze dell’ordine, nel tentativo di stroncare il tragico primato di Perugia come crocevia del traffico e dello spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti”. Condividi