digirolamoepugliese.jpg
ROMA - Un primo 'tesoretto' dell'organizzazione responsabile del maxi riciclaggio facente capo a Gennaro Mokbel è stato sequestrato a Roma dai carabinieri del Ros. Si tratta di migliaia di dipinti, serigrafie, sculture di artisti famosi frutto, secondo gli inquirenti, del riciclaggio. L'operazione del Ros è scattata nelle prime ore di questa mattina, nel quartiere Collina Fleming, a Roma, dove i carabinieri hanno trovato il magazzino all'interno del quale erano custodite le opere acquisite dall'organizzazione capeggiata da Mokbel. Gli indagati, secondo gli investigatori, acquistavano le opere d'arte con il danaro guadagnato attraverso le loro operazioni illegali. Si tratta di opere di importanti artisti contemporanei e moderni tra cui spiccano i nomi di De Chirico, Capogrossi, Tamburri, Schifano, Borghese, Palma, Clerici e Messina. Le opere d'arte sono ora all'esame degli specialisti del Comando Tutela patrimonio culturale dell'Arma. Come è noto della banda facevano anche parte il senatore del Pdl, eletto all’estero con l’aiuto della 'ndrangheta, Nicola Paolo Di Girolamo (nella foto pubblicata da "L'Espresso" insieme al boss Pugliese), e Silvio Scaglia, il tredicesimo uomo più ricco di italia secondo la rivista Forbes. Fondatore di Fastweb nonchè ex amministratore delegato della società telefonica, è stato arrestato stanotte all’aeroporto di Roma mentre stava tornando in Italia a bordo del suo jet. Quanto a Di Girolamo, Già nelle elezioni del 2008, candidato con il Pdl, l'avvocato venne eletto nella circoscrizione estero con 25mila preferenze, ma poi si scoprì che non era neppure residente all'estero. Il gip di Roma all'epoca dei fatti ne chiese l'arresto ai domiciliari, ipotizzando a suo carico presunte irregolarità nel voto e il reato di attentato contro i diritti politici del cittadino. Ma il Senato negò l'autorizzazione. Ora l'esponente di centro destra vive a Bruxelles. Condividi