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''Nei mesi scorsi - ha spiegato Massimo Venturini della segreteria regionale Flai Cgil - la Grifo latte, che ormai da tempo sta allargando la sua presenza nel mercato col lancio di prodotti diversi dal latte, aveva proposto un piano industriale per rilanciare la Corradi attraverso un contratto d'affitto della durata di tre anni che lasciava intravedere la prospettiva dell'acquisto della stessa societa'. Ma soprattutto a causa delle lungaggini burocratiche legate alle pratiche e ai passaggi per il commissariamento dell'azienda e' ora emersa l'intenzione da parte della Grifo Latte di rivedere la propria proposta, con il rischio concreto di un abbandono della trattativa''. PERUGIA, 25 FEB - Difficile situazione per ''Corradi il Gastronomo'', storica azienda alimentare del perugino (in localita' Balanzano), che nel giugno scorso ha deciso una liquidazione volontaria, nominando un liquidatore. Sono infatti a rischio le trattative che erano state avviate con la Grifo Latte. I 15 lavoratori da giugno a dicembre hanno percepito solo il 50% dello stipendio. Lo riferisce la Cgil in un comunicato. ''Nei mesi scorsi - ha spiegato Massimo Venturini della segreteria regionale Flai Cgil - la Grifo latte, che ormai da tempo sta allargando la sua presenza nel mercato col lancio di prodotti diversi dal latte, aveva proposto un piano industriale per rilanciare la Corradi attraverso un contratto d'affitto della durata di tre anni che lasciava intravedere la prospettiva dell'acquisto della stessa societa'. Ma soprattutto a causa delle lungaggini burocratiche legate alle pratiche e ai passaggi per il commissariamento dell'azienda e' ora emersa l'intenzione da parte della Grifo Latte di rivedere la propria proposta, con il rischio concreto di un abbandono della trattativa''. Visto lo stallo della situazione la Flai Cgil dell'Umbria ha chiesto un incontro urgente al Commissario giudiziale per studiare le possibilita' di creare condizioni di certezza per il futuro dei lavoratori. ''Siamo in attesa di una risposta in tempi molto rapidi - ha affermato ancora Venturini - perche' e' necessario cercare in tutti i modi di evitare un eventuale fallimento dell'azienda che danneggerebbe, in primis, i 15 dipendenti e causerebbe l'uscita della stessa dal mercato con ulteriori ripercussioni sull'economia locale''. Condividi