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''I blocchi domenicali del traffico in nome della salvaguardia ambientale sono palliativi inutili e demagogici, bocciati da sette cittadini su dieci'': lo diece il presidente dell'Automobile club di Perugia, Ruggero Campi, in merito allo stop della circolazione annunciato in molte città e dopo che nel capoluogo umbro si è viaggiato a targhe alterne per tre coppie di giorni nelle passate settimane. ''Sappiamo tutti - continua Campi - sulla base dei dati scientifici anche del ministero dell'Ambiente, quanto sia marginale l'incidenza delle emissioni degli autoveicoli sui livelli di smog ma l'auto è il bersaglio più facile per le amministrazioni locali chiamate a far qualcosa contro l'inquinamento. La vecchia ed estemporanea politica dei divieti non è utile e non supera l'emergenza. Compromette solo il diritto dei cittadini alla mobilità''. ''Ben altro si sarebbe dovuto e si dovrebbe fare'' per il presidente Aci, che sollecita ad ''intervenire sulle principali fonti di inquinamento, come ad esempio le caldaie e i sistemi di riscaldamento'', oltre che a ''rafforzare il trasporto pubblico locale'' e a ''garantire una più efficiente accessibilità al centro, ponendo maggiore attenzione all'impatto sulla mobilità dei nuovi insediamenti residenziali e commerciali e delle operazioni di recupero delle aree dismesse''. Secondo Campi, infine, ''è paradossale che, proprio quando è stata annunciata la mancata proroga degli incentivi che hanno ben funzionato e consentito di accelerare il processo di rinnovo del parco veicolare italiano, che rischia così di continuare ad essere uno dei più vetusti d'Europa, i Comuni tornino a parlare di divieti legati alle emissioni delle auto (in programma a Perugia ci sarebbero le domeniche a piedi per la prossima primavera), aumentando così il gap tra chi si può permettere un'auto nuova, e quindi avere più facilità di muoversi, e chi no''. Condividi