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di Simone Cennamo e Riccardo Fidenzi Considerato il malcontento manifestato a più riprese dalla tifoseria,che oltre ad essere indignata nei confronti della società,si sente anche abbandonata dall’immobilismo delle istituzioni cittadine e tradita dal silenzio della stampa locale, abbiamo ritenuto opportuno, per la piazza tutta, dare la parola a coloro che hanno di più a cuore i colori rossoverdi: i tifosi. Così, abbiamo incontrato Tonino e Matteo, appartenenti a due generazioni diverse della curva Est,ma accomunati entrambi da una smisurata passione per la Ternana. Ci siamo quindi visti in un noto centro sociale cittadino, il “ Germinal Cimarelli”, dove dopo un’allegra chiacchierata di oltre due ore abbiamo cercato di ottenere una fotografia dell’attuale situazione. Nell’ultimo comunicato ufficiale della Curva Est contestate veementemente l’operato dell’informazione locale,ci spiegate le motivazioni? Nell’ultimo comunicato ufficiale della Curva Est contestate veementemente l’operato dell’informazione locale,ci spiegate le motivazioni? Riteniamo che negli ultimi tempi ci sia stato un evidente cambiamento nelle linee editoriali di tutti gli organi di informazione e noi ,come tifosi, ci chiediamo il perché di ciò. È palese che chi opera nel settore non ha più la vena critica (intesa come volontà di analizzare a fondo le varie vicende) di qualche tempo fa. Non può non venirci in mente il caso Facebook: mentre il responsabile delle relazioni esterne Andrea Montemari offendeva la nostra città, incitando anche alla violenza ed alla discriminazione, i giornalisti soprassedevano e, nel peggiore dei casi, c’era chi definiva tale fatto come un’ innocua goliardata, mentre dall’autore del gesto non arrivava alcuna smentita. Quando invece un ragazzo di colore veniva discriminato durante una partita di calcio locale, gesto che noi condanniamo fermamente, tutti si affrettavano a condannarlo, sbattendolo sulle prime pagine. Perché tale disparità di trattamento ? Questo modo remissivo di fare informazione ci incuriosisce ed insospettisce. E non dimentichiamo che negli ultimi due anni i tifosi e tutte le voce critiche e contrarie verso la società sono completamente ignorati se non addirittura censurati dal 99% dei media, alla faccia della libertà di informazione e soprattutto della libertà di espressione . Dal comunicato trapela anche una forte critica nei confronti della politica cittadina… Qualcuno pensa che la politica non abbia ,in determinate questioni, un grosso potere di influenza; noi riteniamo il contrario. Per prima cosa le istituzioni locali dovrebbero fare chiarezza in merito alla Convenzione che regolamenta l’utilizzo dello stadio Libero Liberati. Nel corso di recenti apparizioni televisive, alcuni esponenti dell’attuale pubblico consesso si sono espressi in evidente discordanza a riguardo dei rapporti economici che intercorrono tra la società Ternana Calcio e il Comune di Terni. Ci interessa sapere se da parte di Via Aleardi vengano erogate le somme spettanti a Palazzo Spada: è in debito la Ternana nei confronti del Comune o viceversa? Tali soldi sono infatti pubblici e per fare chiarezza sarebbe sufficiente presentare le documentazioni relative alle gare di appalto per i lavori svolti , quelle relative alle società che hanno materialmente effettuato queste operazioni e le relative fatture in quanto determinati incarichi,per effetto della convenzione, sono a carico della Ternana ed altri del Comune. Solo così sarà possibile chiarire chi è in debito e chi in credito. Inoltre secondo delle voci che si rincorrono in città l’antistadio appena completato e da tutti decantato come una grande opera, non sarebbe ancora stato omologato da tutti gli organi competenti: dove sono i documenti che provano l’omologazione? Dov’è la politica? Siamo anche curiosi di sapere perché nessuno ha preteso dalla Ternana calcio (intesa come proprietà e dirigenza) di prendere nettamente ed inequivocabilmente le distanze dal personaggio e dai sui scritti inaccettabili su Facebook. Nella convenzione da voi menzionata si parlava di “discontinuità”: a vostro avviso tale condizione è stata rispettata? Discontinuità per noi non significa retribuire i propri dipendenti o effettuare dei lavori sull’impianto sportivo. Pagare gli stipendi è un dovere e riceverli è un sacrosanto diritto mentre svolgere gli incarichi sopra menzionati ,in quanto obbligatori, non ci sembra niente di straordinario o trascendentale, ma rappresenta semplicemente il rispetto della legge. La discontinuità costituiva invece un’inversione di rotta nelle relazioni con Terni. Un punto di partenza sarebbe stato il ritiro immediato di tutte le denunce a carico dei tifosi (e non solo) contemporaneamente all’impegno,non certo oneroso, di smetterla con atteggiamenti ostili, e spesso offensivi, nei riguardi della cittadinanza che li ospita con scuse ufficiali ed il capo cosparso di cenere. Le operazioni “legali” non sono mai cessate, così come le offese : il caso Facebook e gli editoriali sul giornale ufficiale sono la palese dimostrazione di quest’ultimo aspetto. Quali sono,oltre a quelli già citati, altri aspetti negativi della gestione Longarini? E’ sotto gli occhi di tutti che da anni ormai all’interno della Ternana si contrappongono due “anime” gestionali, che con i loro contrasti non hanno fatto altro che distruggere ogni cosa a partire dai sogni e dalle speranze della gente. Cappelletti e Signori (solo per citarne un paio) poi non hanno fatto altro,con le loro dichiarazioni ,che confermare i nostri sospetti. È singolare che a Terni vengano messi sotto contratto dirigenti o allenatori che poi puntualmente abbandonano l’incarico lamentando un’impossibilità nello svolgere autonomamente i propri compiti. Chi li ingaggia e chi invece gli impedisce di lavorare? E perché? Un altro aspetto inquietante è rappresentato dalla dilapidazione del valore riguardo il “parco giocatori” : come mai la Ternana in questi anni ha lasciato partire nomi illustri senza trarne il ben che minimo ritorno economico? Dall’ altro lato invece come mai vengono ingaggiati numerosi calciatori che poi non fanno altro che trascorrere la propria permanenza in rossoverde sulle tribune senza mai essere impiegati? E perché chi ha permesso e permette tutti ciò siede ancora saldamente dietro le scrivanie di Via Aleardi? Di norma non andrebbe rinnovata ad oltranza la fiducia verso chi di fatto non ha eseguito una gestione accettabile. A proposito di gestione , pochi giorni fa l’ex addetto stampa del settore giovanile Massimo Minciarelli ha espresso disapprovazione in merito al trattamento riservato alle “giovani promesse”, qual è la vostra opinione? Dal momento in cui alcuni di noi non seguono solo le sorti della prima squadra, siamo molto informati anche sulle vicende dei ragazzi più giovani. Ci rammarica la devastazione del settore giovanile che fino a pochi anni fa rappresentava un “fiore all’occhiello” della Ternana. Quello che noi lamentiamo da tempo , viene ammesso soltanto oggi da Minciarelli stesso che narra di un trattamento di livello quasi amatoriale(con tutto il rispetto per gli amatori): si parla di ragazzi costretti alla sveglia in piena notte per intraprendere le trasferte con pranzo al sacco come fosse una gita scolaresca o da centro anziani. Questo ed altre situazioni alquanto fumose non fanno altro che causare la fuga delle giovani leve, anche qui nel silenzio assordante di giornali e politica. Secondo i politici qualcosa si starebbe muovendo verso un ipotetico tentativo di riconciliazione, come la pensate in merito? Dopo tutto ciò che è accaduto e che accade tutt’ora non vediamo,per quanto ci riguarda, alcuna possibilità ne di riconciliazione ne di dialogo. Anzi, a chi ha avanzato la possibilità di futuri investimenti in città, ci sentiamo di rispondere che visti i fallimentari risultati sportivi e relazionali e considerate le credenziali che giungono da altre città non vorremmo ritrovarci con una Terni piena di ponti e piloni incompiuti. Inoltre a proposito di riconciliazione, i numeri parlano chiaro: questi ultimi sono per Terni ed i propri tifosi devastanti,anche nei momenti di maggiore afflusso .I 6000 di un Ternana Perugia sono per noi sufficienti in un derby,ma solo se giocato in trasferta! 6000 persone hanno da sempre rappresentano niente’altro che lo zoccolo duro della tifoseria,quello che non mancava neanche in un’afosa ed insignificante partita di fine stagione. Infine ci teniamo a ricordare la vergogna che proviamo nel vedere tali soggetti indossare e rappresentare i nostri colori per l’Italia. Una battuta sulla possibilità di costruzione di un nuovo stadio? Riteniamo che l’impiantistica sportiva e del tempo libero debba essere di utilità ed impatto sociale e,pur sapendo che nessun privato investirebbe senza alcun ritorno economico, ci auguriamo che la politica ci renda partecipi di tale progetto in quanto non vorremmo centri commerciali travestiti da stadio o da qualsiasi altro impianto sportivo. Molti tifosi , da mesi, suggeriscono un abbandono totale dello stadio come forma estrema e finale di protesta,voi da Ultras cosa rispondete? Noi rispettiamo ogni forma di protesta, ma la diserzione dello stadio a tempo indeterminato non è nel nostro DNA e non rappresenta il nostro modo di dimostrare l’attaccamento e l’amore nei confronti della città e dei nostri colori. Condividi