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Nel giro di quindici giorni sono tre le ragazze nate in Italia, figlie di cittadini filippini, che fuggite di casa sono state rintracciate a Roma dalla polizia. A trovare le tre adolescenti due residenti nella Capitale e una a Perugia, sono stati gli agenti del commissariato Vescovio. Il primo caso riguarda una ragazzina di 14 anni residente a Roma. Ha dormito da un'amica e il giorno dopo si è fatta accompagnare alla stazione per tornare a casa, ma in realtà sparisce nel nulla. I genitori disperati, il sabato sera hanno denunciano la scomparsa. I poliziotti dopo aver contattato amici e parenti della ragazza, scoprono che si incontrerà nel pomeriggio con una sua amica alla stazione, pedinano questa amica e trovano la ragazza che viene riconsegnata ai genitori. Un'altra ragazza di 15 anni, fuggita da Perugia, è stata intercettata dalla squadra mobile attraverso il telefonino in zona Vescovio; i poliziotti del commissariato Vescovio, avvisati dai loro colleghi di Perugia, però non l'hanno trovata all'indirizzo indicato. Si sono così messi sulle sue tracce, facendo domande e acquisendo informazioni fino a ricostruire legami e nuovi indirizzi. Alla fine sono riusciti a rintracciarla a casa di un'amica a Montesacro, scoprendo che si era trattato di una fuga d'amore per raggiungere il fidanzatino di origini filippine che vive a Roma. Il terzo caso è quello di un'adolescente che si è allontanata dalla sua abitazione romana per quindici giorni, e nonostante la madre ricevesse dei messaggi rassicuranti, in realtà era sempre più preoccupata perché la figlia era andata via senza portare nulla con sé, ma soprattutto senza soldi. La donna ha raccontato agli agenti che la figlia spesso s'incontrava con dei ragazzi in piazzale Ostiense. Qualche domanda agli amici, che in un primo momento hanno negato ai poliziotti di conoscerla, ma poi cominciano a collaborare, e infatti la madre, nello stesso pomeriggio ha chiamato il commissariato per comunicare che la ragazza stava bene ed era tornata a casa. Condividi