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La Cgil di Perugia sarà di nuovo in presidio davanti al tribunale di Spoleto venerdì 12 febbraio, dalle ore 9.00, in occasione della prossima udienza del processo Umbria Olii, che vede imputato l'imprenditore Giorgio Del Papa con l'accusa di omicidio colposo di 4 operai morti nella terribile esplosione di Campello sul Clitunno il 25 novembre 2006. “Continuiamo e continueremo ad esserci in ogni occasione – spiega Mario Bravi, segretario della Cgil di Perugia – perché sentiamo questo dovere morale e siamo convinti di avere anche il diritto ad essere parte di questo processo”. Una convinzione, quest'ultima, che trova ora un'ulteriore importantissima conferma. “Venerdì nel corso del presidio – annuncia Massimiliano Presciutti, coordinatore del progetto Salute, Sicurezza e Tutela della Cgil dell'Umbria – illustreremo una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione lo scorso 18 gennaio che afferma inequivocabilmente il nostro sacrosanto diritto ad essere ammessi come parte nel processo”. In questa sentenza, riferita al caso Strammiello, operaio morto nel 2000 mentre manovrava una gru in un cantiere dell’Enel della Spezia, la Cassazione ha infatti riconosciuto esplicitamente la facoltà delle organizzazioni sindacali di costituirsi Parte Civile in procedimenti relativi alla violazione della normativa antinfortunistica e a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, anche se il lavoratore infortunato non è iscritto al Sindacato stesso. Condividi