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PERUGIA - Contiene un appello “alle autorità cinesi perché cessi la repressione” in Tibet, il documento approvato stamani dal consiglio regionale con i voti favorevoli degli opposti schieramenti, ad eccezione dell'Udc Enrico Melasecche, che si è astenuto perché nella mozione non si fa riferimento all'esposizione della bandiera tibetana all'ingresso di Palazzo Cesaroni. Nel documento approvato, presentato all'inizio della seduta odierna dai gruppi di maggioranza e poi sottoscritto anche da quelli di opposizione (tranne, come detto, l'Udc, che ne ha presentato uno suo), si denuncia la “politica repressiva” in atto in Tibet e, citando il Dalai Lama, si ricorda il “genocidio culturale” in atto in quel paese. Si chiede quindi l'impegno delle massime istituzioni nazionali ed internazionali per favorire il ritorno alla normalità ed al dialogo. Condividi