lotta alla mafia.jpg
Il Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie, dr Antonio Giangrande, rende noto che in data odierna ha presentato alla magistratura di Potenza una denuncia penale contro il Sostituto Procuratore di Brindisi, Adele Ferraro, competente in proc. 9429/06 R.G. PM / BR. Il reato ipotizzato è falso e abuso di ufficio continuato. Il magistrato, Pubblico Ministero d’accusa per il presunto reato di violazione della privacy a carico del Presidente dell’Associazione per la pubblicazione di un singolo atto pubblico contenuto in una pagina del sito web dell’associazione, dal 19 ottobre 2007 avrebbe adottato contro l’associazione reiterati decreti nulli di sequestro del medesimo sito web, www.associazionecontrotuttelemafie.org, arrecando grave danno d’immagine e interrompendone l’attività. LO stesso, negli atti di sequestro e in atti di indagine presentati al GIP, avrebbe omesso ogni riferimento e menzione della stessa associazione e indicato ragioni di urgenza, per un procedimento iscritto un anno prima. Il sito web oscurato conteneva migliaia di pagine di notizie di informazione locale estrapolate da articoli di stampa. Alcune inchieste riguardano la stessa Procura di Brindisi. Ogni tentativo di impugnazione è vano. L’Associazione Contro Tutte le Mafie, è riconosciuta dal Ministero dell’Interno, in collaborazione privilegiata con il Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura e per gli effetti partecipante agli incontri interregionali con i Prefetti del sud Italia. Essa collabora con decine di giornali e portali di informazione. Molti direttori di giornali fanno parte dell’associazione. L’associazione, ai sensi degli artt. 21 e 118, comma 4, Cost., svolge attività di interesse generale e di utilità pubblica di informazione, di denuncia e di proposta, sulla base del principio di sussidiarietà. "In Italia - afferma Giangrande -, chi combatte il sistema di illegalità, è osteggiato ed emarginato, salvo che non si sia vicini a certi ambienti politici e giudiziari. Questo è successo a Falcone, a Cordoba, a De Magistris e alla Forleo, a Contrada, al colonnello Mori, al capitano 'Ultimo' e al maresciallo 'Arciere'. Questo succede all’Associazione Contro Tutte Le Mafie". Condividi