L'arte fuori dagli spazi convenzionali. Grande successo di pubblico. La mostra visitabile negli orari di apertura del ristorante sarà aperta fino al 17 febbraio 2010 PERUGIA - Una mostra che va oltre il semplice e spesso equivoco mercato dell'arte e permette di fruire della stessa senza contaminazioni e al di là degli aspetti commerciali che ruotano intorno al settore” Questa la formula vincente che ha coinvolto ed emozionato un gran numero di visitatori alla mostra “Momenti della Memoria” del maestro Lorenzo Fonda presso gli spazi del ristorante culturale L’Officina di Borgo XX Giugno. L’osmosi dei sensi, progetto culturale ideato da Kosmas Tsoukas, che vede esposte le opere di Lorenzo Fonda, ha ricevuto un buon successo di pubblico e di critica. Vista, udito, olfatto, tatto e gusto vengono sollecitati dalla proposta enogastronomia e visiva dell'Officina. Le opere del maestro Fonda vengono abbinate ai piatti elaborati dallo chef Ada Stifani e dai vini selezionati dal “bizzarro” Giannis. “Un'iniziativa lodevole dal punto di vista artistico e culturale – ci spiega il maestro Fonda – perché sperimenta una forma nuova di promozione dell'arte fuori dalle “tradizionali” gallerie e all'interno di nuovi spazi in cui il visitatore fruisce dell'arte quasi senza volerlo, senza pregiudizi e contaminazioni”. Per chi non lo avesse già fatto, sarà possibile osservare le opere del maestro Fonda fino al 17 febbraio 2010. Pittore, scenografo e regista di documentata esperienza, dopo anni di assenza dalla scena perugina, costantemente impegnato in esposizioni internazionali, regie ed allestimenti scenografici nel mondo dell’opera e del teatro, Fonda ha scelto per questo suo ritorno nella città in cui vive proprio L’Officina, “uno spazio sicuramente diverso, lontano dai luoghi dove normalmente si propone arte. Un luogo dove si tenta di dare voce alla creatività in modo ancora onesto”. La mostra è stata realizzata anche grazie al contributo di Cut style, Ballarani Agenzia di Servizi e Biondi recuperi. Dedicata al figlio Tazio e ai suoi operosi amici che compongono lo staff de L’Officina, “ragazzi pieni di talento ed entusiasmo che lavorano in questo particolarissimo spazio”, l’esposizione offre allo spettatore opere di piccolo formato interamente dedicate al paesaggio ed alle suggestioni della terra umbra, pur non tralasciando alcuni richiami al tema del ritratto, tipico del suo stile. Opere piccole, tranne qualche breve concessione a formati più grandi, perché secondo l’artista, la pittura non deve disturbare il piacere della tavola, ma anzi armonizzare la commistione ricercata dalla “Osmosi dei sensi”: vista, udito, olfatto, tatto e gusto tutto nel giusto equilibrio. Condividi