PERUGIA - Liberta' di scelta dei candidati alle elezioni da parte del popolo, lavoro, famiglia, liberta' della patria, concetto di nazione: e' su questi temi che Alleanza monarchica - Stella e corona intende confrontarsi con i diversi interlocutori politici.
A sostenerlo e' stato, oggi, in una conferenza stampa a Perugia, il segretario nazionale del movimento, Massimo Mallucci, in vista dell'assemblea che si terra' domani nel capoluogo umbro per il rinnovo degli organismi dirigenti di un movimento del quale francamente ignoravamo l'esistenza, come del resto la quasi totalità degli umbri. All'incontro con la stampa hanno partecipato anche il segretario nazionale giovanile Lorenzo Beato e la segretaria regionale dell'Umbria Annamaria Romano (alzi la mano chi ne ha mai sentito parlare!).
''E' nostro obiettivo - ha sostenuto Mallucci - diventare punto di riferimento per le diverse anime monarchiche di varie tradizioni, rilanciando le vecchie capitali (Napoli, Parma, Modena, Torino e Firenze) e presentandoci al popolo italiano come forza politica''.
Per il segretario nazionale del movimento la ''malattia'' dell'Italia ''e' rappresentata dall'oligarchia e dall'istituzionalizzazione della corruzione, quest'ultima alla base dell'attuale crisi economica''. La vera democrazia si fonda, a suo avviso, ''sulle sovranita' diffuse''. ''Occorre, tuttavia - ha aggiunto -, riaffermare l'identita' del popolo italiano, la liberta' della nostra Patria e il nostro diritto di essere Monarchici in tempo di Repubblica, senza pregiudizi''.
Quanto alle prossime elezioni regionali, il segretario ha precisato che ''i voti dei monarchici non sono scontati''. ''Chi li vuole - ha proseguito - deve darci garanzie su questioni per noi prioritarie, che incidono sui rapporti sociali, familiari ed evolutivi della societa'. Instaureremo alleanze con chi sapra' porsi in modo diverso dai padroni della politica di oggi''.
Mallucci ha spiegato che, a livello nazionale, ''ci sono stati contatti con raggruppamenti che fanno capo all'area di centro, ma non in Umbria''. Una regione in cui, secondo la Romano, ''c'e' un buon interesse verso il nostro movimento, ma c'e' anche altrettanta reticenza a formalizzarlo''. ''Noi - ha detto ancora - continueremo a organizzare incontri e manifestazioni''.
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