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di Riccardo Fidenzi e Simone Cennamo Come tutti ormai sanno, lunedi scorso è suonato il gong che ha posto fine alle compravendite. Riassumiamo rapidamente il bilancio: la Ternana ha acquistato Quondamatteo, Balistreri, Negrini, Imburgia, Procida, Ferrari e Hurtado; mentre a fare le valige sono stati Ricca, Lucioni, Angelucci, Bizzarri, Del Grosso, Di Dio e Cori. Si è parlato ampiamente in città, in settimana, dell’operato di Mascella, ognuno ha detto la sua; non vorremmo risultare tardivi, ma ci teniamo a spendere due parole anche noi. Ci pare evidente che ad abbandonare Terni siano stati un difensore centrale che ha fatto la serie A (Di Dio) e che in rossoverde veniva preso poco in considerazione, un terzino fra i migliori della categoria (Del Grosso) e un altro centrale di difesa che in molte occasioni ha dimostrato di avere il piglio del ragazzo maturo (Lucioni). Per quanto riguarda le cessioni di Bizzarri, Ricca, Angelucci e Cori, le consideriamo operazioni di sfoltimento (anche se a dire il vero Angelucci, e soprattutto Cori, sono ragazzi cresciuti “in casa” e al loro posto si è preferito puntare su altri giovani, ad esempio Procida e Balistreri). Ad approdare nella Conca, invece, sono stati un normale terzino di categoria (Quondamatteo, fermo da un bel po’ di tempo), un difensore centrale che ha giocato sempre tra prima e seconda divisione (Imburgia) e un giovanotto (si dice di belle speranze) capitano della primavera del Toro (Procida). La difesa, a nostro modestissimo parere è stata indebolita. Buono poi, a centrocampo, l’acquisto di Negrini, visto che in quel ruolo un giocatore serviva come il pane, mentre non è giudicabile il “prelievo” del “baby” Hurtado. In attacco infine, dove ultimamente si è puntato poco su Perna (il quale però non è stato ceduto) sono arrivati Balistreri e Ferrari. A dire la verità non si parla male dei due giocatori, ma il curriculum, per un motivo o per un altro, non evidenzia in questi due casi molti gol. Di conseguenza, ci ritroviamo a parlare di missione fallita: non è arrivata la punta dai numeri eccelsi che in molti si aspettavano; al suo posto due ragazzi paragonabili (forse, più o meno) a Lello Perna. Traendo le conclusioni, insomma, ci pare che il rafforzamento della squadra non sia avvenuto e che le promesse del Direttore Sportivo non siano state mantenute. Di certo non si può dire che dopo il mercato la Ternana ha più possibilità di prima di centrare la promozione. Speriamo ci si aiuti, da oggi in poi, anche con le prestazioni di Antonio Cardona, mentre per Ginestra ci pare difficile un ripensamento; sicuramente il portiere andava ceduto, ma non conosciamo i motivi per cui Paolone è rimasto ancora una volta a Terni. Domenica i rossoverdi nel pieno vortice della contestazione affronteranno il Foggia, squadra immischiata nella lotta per non retrocedere, che di sicuro cercherà di “accanirsi” su quella che sembra una preda in agonia: la Ternana. In settimana si è parlato di un gruppo ancora unito nonostante le mille difficoltà, di giocatori che ballavano con la musica a tutto volume nello spogliatoio, di un lavoro sodo sul campo. La realtà è invece che le Fere continuano a perdere di domenica in domenica, che l’organico non ha fatto quel salto di qualità che serviva, che i tifosi oramai sono esasperati da questa ennesimo fallimento che vedono profilarsi. Domenica esordiranno volti nuovi: Imbruglia sulla corsia posteriore sinistra e forse Ferrari al posto di Noviello in attacco. A Foggia sarà “una battaglia”, e ci si aspetta perlomeno che i giocatori lottino. Probabile formazione: Visi; Quondamatteo Bertoli Borghetti Imbruglia; Concas Piccioni Danucci Di Deo; Ferrari Tozzi Borsoi Condividi