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PERUGIA - Mancano solo le firme dei soci dal notaio, che saranno apposte a breve, per la holding regionale del trasporto pubblico umbro (Umbria tpl il suo nome), la societa'' per azioni con cinque soci (Regione Umbria, Provincia e Comune di Perugia, Atc di Terni e Comune di Spoleto) che e' la vera e propria anticamera di quella azienda unica del settore che sara' costituita entro il 2011. A ribadire l'importanza del progetto, stamani in una conferenza stampa a Palazzo Donini a Perugia, tutti i soci fondatori, piu' i rappresentanti del sindacato (che molto hanno spinto in questi mesi per arrivare a questo primo traguardo). Tutti hanno voluto sottolineare che quella in itinere nel settore dei trasporti e' ''la prima, vera riforma endoregionale attuata in Umbria all'insegna della solidarieta', al di la' dei campanilismi e nell'interesse di tutti i cittadini''. L'assessore regionale Silvano Rometti ne ha evidenziato i benefici economici, con risparmi programmati di circa 8 milioni di euro nei prossimi tre anni, anche grazie allo snellimento della governance del settore, che passera' da quattro aziende con altrettanti consigli d'amministrazione ed otto bracci operativi ad una holding (con un amministratore unico) e due bracci operativi (Umbria trasporti uno, per Apm, Spoletina e Fcu) e Umbria trasporti due (per il polo ternano). Il cda della holding sara' composto dai cinque rappresentanti dei soci, la Regione indichera' il presidente, mentre i due bracci operativi avranno come amministratori delegati i rispettivi due membri gia' presenti nel cda di Umbria tpl. Obiettivo dell'intera operazione ''non e' solo quello, sempre piu' necessario, di razionalizzare e riorganizzare il settore, ma anche quello di partecipare alle gare pubbliche di affidamento dei servizi, a partire dall''anno prossimo'', ha ribadito Rometti. E' stato l''assessore regionale Giuseppe Mascio a ricordare poi che nel settore del trasporto pubblico locale lavorano in Umbria 1.200 addetti, ''per i quali - ha spiegato - c'e' necessita' di un contratto unico''. Il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi (l'ente con la quota piu' alta di partecipazione alla holding, circa il 32 per cento, pari ad oltre 15,6 mln di euro) si e' augurato ''tempi brevi per l'avvio dell'azienda unica del trasporto pubblico''. Il suo collega di Terni, Feliciano Polli (la quota Atc e' del 20 per cento, pari a 9,8 mln di euro) ha definito l'operazione holding ''la dimostrazione di come l'Umbria abbia saputo governare una situazione complicata''. Per il Comune di Perugia (22,86 per cento la sua quota, pari a circa 11,2 milioni), l'assessore Roberto Ciccone ha evidenziato ''l'ottimo stato di salute dell'Apm, azienda pubblica sana, forte e con i conti a posto, tanto da distribuire dividendi e da sperimentare innovazione sul fronte delle energie alternative''. Sul tema minimetro' (per ora fuori dalla holding, ndr), Ciccone ha annunciato ''l'apertura di un tavolo di lavoro per completarne il progetto, arrivando a realizzare un'infrastruttura di valenza non soltanto comunale''. Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha ricordato che quello della sua citta' verso l'azienda unica ''e' un cammino piu' facile, operando da tempo nel ternano l'Atc, azienda unica efficiente, sana ed apprezzata''. Con il contributo del Comune di Spoleto (il 5 per cento, pari a 2,4 milioni di euro) il capitale sociale della spa Umbria tpl si attesta sui 49 milioni di euro. Condividi