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di Riccardo Fidenzi e Simone Cennamo Non c’è niente da fare, poco conta che si giochi in casa: questa Ternana sul terreno amico, ormai, sa solo perdere. A dire la verità l’aggettivo “amico” va messo tra virgolette, perché nessun tifoso, a questo punto, difende più i rossoverdi. Ancora una volta la contestazione dagli spalti è rivolta a tutti, nessuno escluso. Il Verona, da capolista vera, contiene i rossoverdi e colpisce al momento giusto: il 2-0 è secco, eloquente. Non importa a nessuno, questa sera, parlare del buon gioco espresso a tratti dagli uomini di mister Domenicali (disastroso il suo andamento da quando siede in panchina). Non importa semplicemente perché il campo, con i suoi responsi, è lo specchio fedele di una truppa che ormai, aldilà delle chiacchiere ottimistiche, non è più in grado di difendere la posizione in classifica che ha. E i risultati ottenuti da Dicembre ad oggi fanno tremare i polsi, roba da retrocessione, altro che la promozione diretta sbandierata da qualcuno. Siamo a fare i conti, dunque, con l’ennesima domenica da dimenticare soprattutto se si considera quanto i tifosi tenevano a questa sfida, ma ci stupirebbe il contrario. All’ingresso delle squadre la Est si colorava di rosso per ribadire il proprio credo politico, all’uscita delle stesse invece era rossa di rabbia per l’ennesima prestazione deludente. Sono bastati due sussulti: all’ 8° Russo, indisturbato sul secondo palo, sigla l’1-0; al 70° tocca a Ceccarelli depositare in rete mentre la difesa rossoverde si fa una dormita. Cos’altro segnalare? La Ternana sin dall’inizio prova ad attaccare e appena subito dopo il gol si riversa in avanti per agguantare il pareggio. Praticamente fino al termine della prima frazione di gara il Verona è guardingo e controlla le folate dei rossoverdi. Fatta eccezione di qualche patema (uno su tutti il tiro di Tozzi Borsoi, da due passi dalla porta, respinto dal buon Rafael) gli scaligeri contengono bene e vanno al riposo in vantaggio. Nel secondo tempo ancora Ternana che si fa avanti ma i gialloblu chiudono gli spazi e ripartono, mettendo la parola fine al match con la seconda rete. Cosa dire delle singole prestazioni? Bizzarri, con tutto il rispetto, non è nemmeno lontano parente di un giocatore come Del Grosso, spedito in tribuna: quest’ultimo è giocatore di categoria, il primo forse neanche da serie c2. Quondamatteo non ha sfigurato, peccato che sia sua la responsabilità sul primo gol. Tozzi Borsoi impalpabile, lento, impacciato e in costante ritardo su tutte le palle e tutti i cross. Noviello evanescente, Negrini non pervenuto e chi più ne ha più ne metta. Servirebbe più corsa, più sudore, più rabbia e più rispetto per questi colori almeno da parte di chi scende in campo. Il mister Domenicali, a fine partita, si dice ancora una volta soddisfatto della prova dei ragazzi; anzi, a parer suo questa è la migliore Ternana della sua gestione. Per carità, non si può negare che oggi la Ternana in campo c’è stata più di altre volte, ma ci piacerebbe, una volta per tutte, sentir dire dagli attori di questo tracollo che le cose non vanno. Si perde in continuazione (le sconfitte della Ternana sono un’ enormità) e allora vien da sé chiedersi quand’è che sentiremo qualche “mea culpa” di quelli severi. Di sicuro questo bel gioco di cui si parla non soddisfa i tifosi che, vogliamo scommetterci, esprimeranno il loro dissenso disertando lo stadio nel prossimo match casalingo. Come dargli torto? A Terni si vince facile, questa è l’unica certezza. TERNANA (4-4-1-1): Visi; Quondamatteo, Borghetti, Bertoli, Bizzarri; Concas, Di Deo (Costantini 77°), Danucci, Piccioni (Negrini 62°); Noviello; Tozzi Borsoi. A disposizione: Cunzi, Martella, Confalone, Alessandro, Cori. All. Domenicali. VERONA (4-4-2): Rafael; Cangi, Ceccarelli, Anselmi, Pugliese; Russo, Esposito, Garzon; Berrettoni (Rantier 78°); Colombo(Ciotola 71°), Di Gennaro (Pensalfini 88°). A disposizione: Ingrassia, Comazzi, Campagna, Farias. All. Remondina. ARBITRO: Merchiori di Ferrara MARCATORI: Russo 8°, Ceccarelli 70° NOTE: Spettatori circa 3.000. La curva est si tinge di rosso con una coreografia per provocare i rivali. Ammoniti: Anselmi, Garzon. Angoli 4 a 3 per il Verona. Recuperi 2 e 3 minuti. Condividi