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PERUGIA - I magistrati presenti alla cerimonia inaugurale dell'anno giudiziario al momento dell'intervento del rappresentante del governo hanno lasciato per protesta l'aula, cosi' come deciso dalla Associazione nazionale magistrati. Il primo presidente reggente Salvatore Emanuele Medoro, che ha svolto la relazione sulla attivita' del distretto, prima di passare la parola al rappresentante del governo, Bruno Brattoli, capo dipartimento giustizia minori, si era rivolto ai presenti con un ''appello al senso di responsabilita' dei magistrati''. ''Nel Paese - ha affermato - ci sono gia' troppe tensioni e problemi e noi magistrati dobbiamo cercare di contenere queste tensioni''. Appello che non e' statoperò raccolto dai magistrati presenti, in toga, che con un testo della Costituzione in mano sono usciti nel corridoio distribuendo anche copie del dossier nazionale della loro Associazione sulla situazione della giustizia in Italia. Sono poi rientrati quando l' intervento del rappresentante del governo si era concluso. ''Rispettiamo - ha detto ai giornalisti il presidente umbro della Associazione nazionale magistrati Manuele Comodi - il pensiero del presidente Medoro anche se questo intervento risulta inaspettato. Abbiamo pero' deciso di non ascoltarlo - ha spiegato - non per mancanza di rispetto ma per attenerci alla decisione che e' stata presa all'unanimita' dalla giunta esecutiva centrale della nostra Associazione''. Del resto la gravità situazione in cui versa la giustizia italiana è stata sottolineata dallo stesso Presidente Medoro, a conclusione della sua relazione, quando ha detto che e' ''quanto mai critica'' per la carenza in quasi tutti gli uffici di personale amministrativo e di magistrati con l'aumento dei processi pendenti, delle prescrizioni e con il conseguente allungamento dei tempi della giustizia. ''Siamo arrivati al redde rationem, - ha osservato - non e' piu' tempo ''di vuote retoriche'' mentre ''non e' piu' rinviabile un ripensamento complessivo del sistema giustizia''. Al termine della cerimonia, l'Associazione nazionale magistrati dell'Umbria, con Manuela Comodi, ha tenuto una conferenza stampa elencando i problemi della giustizia nella regione, che sono ''esemplificativi di quelli che vengono rappresentanti - ha concluso - a livello nazionale. L'indicazione dell'ANM nazionale e' quella di pronunciare un discorso uguale in tutte le aule di giustizia d'Italia da parte dei rappresentanti dell'Anm e di riservare la rappresentazione dei problemi locali ad una conferenza stampa dopo le celebrazioni''. Condividi