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PERUGIA - Fermo restando che ogni Amministrazione è libera di assumere le decisioni che ritiene opportuno perché delle sue scelte risponderà ai propri cittadini e agli elettori, ci permettiamo di esprimere un parere estremamente negativo sull’intenzione del Comune di Assisi di costituire un’altra “Scuola per la Pubblica Amministrazione”. Questa la netta presa di distanze della Cgil che nota come "Sarebbe la terza nel raggio di quaranta chilometri circa dopo la SEPA e VILLA UMBRA". Per il sindacato sarebbe "una decisione assurda che non tiene minimamente conto della realtà delle cose". "E’ vero, c’è fame e necessità di formazione a tutti i livelli e soprattutto di formazione di qualità che non può essere garantita, tenuto conto anche delle ristrettezze economiche in cui versano gli Enti Locali, destinandoci qualche spicciolo", osserva ancora la Cgil, secondo la quale non avrebbe "alcun senso istituire centri che si mettono in competizione tra di loro copiandosi i programmi formativi, solo per ripicche o questioni ideologiche mettendo poi a disagio anche chi di questi centri di formazione dovrebbe usufruire in quanto sarebbe chiamato inevitabilmente a scegliere dove andare". Da qui la richiesta al Sindaco del Comune di Gubbio, al Sindaco del Comune di Assisi, "di ripensare le loro scelte e magari incontrarsi con chi amministra Villa Umbra per capire l’eventualità di un impegno comune". "Non è più il tempo - si afferma infine nella nota Cgil - delle guerre di campanile. C’è sempre più bisogno di unire le forze per cercare di utilizzare al meglio sia le risorse che anche in questo caso gravano sulle tasche dei cittadini, sia di utilizzare le migliori professionalità che una scuola di alta formazione richiederebbe soprattutto in questa fase politica in cui la Pubblica Amministrazione, per scelta politica del Governo, è sottoposta al rispetto di norme sempre più conflittuali tra di loro, sempre più confuse e di difficile applicazione". Condividi