franco calistri.jpg
di D.B. Come si esce dal pantano democratico certificato da quanto detto da Bottini oggi durante la riunione di coalizione, ossia che al momento non c’è un nome da mettere ai voti? “E’ urgentissimo – dice a Umbrialeft il segretario umbro di SeL Luigi Bori – che il Pd faccia al più presto un nome. Io sono convinto che sotto sotto un nome ce l’abbiano, e li ho invitati a tirarlo fuori. La soluzione delle primarie? Anche se SeL viene da un successo trionfale come quello della Puglia, noi crediamo che arrivare con un candidato in Umbria alla metà di febbraio non sia una gran cosa”. A preoccupare Bori però non c’è solo l’affaire primarie bensì, più in generale, la linea politica del Partito democratico: “SeL è preoccupata da questa deriva di destra che sta prendendo il Pd in Italia. E siamo preoccupati che arrivi anche in Umbria”. Dalle parti della Federazione della sinistra invece, al di là di Vinti che è tornato a chiedere a gran voce primarie di coalizione, dalla sponda di Socialismo2000 Franco Calistri la vede così: “A questo punto – dice ad Umbrialeft – vista l’incapacità del Pd di trovare la quadra si dovrebbe mettere tutto in mano alla coalizione: l’unica via d’uscita a questo punto rimangono le primarie di coalizione. Per quanto ci riguarda direi che caminetti, primariette interne o altre alchimie di vario tipo che escludono la coalizione sono assolutamente malviste. E quello che ritengo più stupefacente è che Bottini si sia presentato da noi ancora oggi proponendo questioni metodologiche. Ancora siamo al metodo?”. Condividi