PERUGIA – Il presidente del Consiglio regionale, Fabrizio Bracco, ha rinviato la discussione della legge che recepisce le norme sul libero commercio e la concorrenza contenute nella “Direttiva
servizi” (più nota come Bolkestein) a martedì 2 febbraio. In Aula infatti, al momento del voto sull'articolo 2, non erano presenti consiglieri regionali in numero sufficiente a garantire il numero legale.
Un buon segnale, questo da parte del Consiglio regionale nel quale, evidentemente, stanno emergendo sensibilità nettamente contrarie ad un provvedimento nei confronti del quale si sono nettamente schierate anche le organizzazioni sindacali.
In particolare è da considerare la netta presa di posizione del capogruppo di Rifondazione Comunista, Stefano Vinti, che in una nota diffusa ieri sera aveva espresso un forte no alla possibilità che agli esercizi commerciali in particolare fosse consentita l’apertura facoltativa nelle giornate di domenica, oltre che a Natale e il Primo Maggio.
Vinti difendeva il diritto dei lavoratori al riposo e alla cura degli affetti familiari e poneva in risalto come una simile norma andrebbe ad esclusivo vantaggio della grande distribuzione, a tutto discapito dei piccoli esercizi commerciali
La mancanza del numero legale registrata stamani in Consiglio regionale testimonia che tali argomenti sono largamente condivisi in seno all’Assemblea umbra e ci si augura, perciò, che il testo di accoglimento della direttiva europea predisposto dagli uffici dell’assessore Giovannetti venga ora rivisto anche alla luce dei suggerimenti avanzati in particolare da Cgil, Cisl e Uil, ma anche dalle organizzazioni di categoria del settore.
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