CITTA' DI CASTELLO - “Ad oggi con diretta correlazione alle nevicate c’è stata una sola richiesta di danni avanzata al Comune, che è al vaglio degli uffici comunali e della compagnia assicurativa. Complessivamente sono state 20 le richieste di danni pervenute all’ufficio legale del Comune per problematiche relative al maltempo che ha interessato il territorio tra fine 2009 e inizio 2010, come le buche che si sono prodotte, e sono tutte oggetto di verifica”.
È la risposta data in consiglio comunale dall’assessore ai Lavori Pubblici Arcangelo Milano all’interrogazione presentata dal capogruppo di Forza Italia Ivano Rampi, con cui si chiedeva conto all’amministrazione comunale delle conseguenze della recente ondata di maltempo. Con il documento l’esponente della minoranza chiedeva anche di conoscere “i motivi per i quali non si sia provveduto alla tempestiva messa in sicurezza delle strade e perché né le squadre comunali, né Sogepu, né la Protezione civile siano state impegnate per la sicurezza dei cittadini del capoluogo”.
“E’ falso ed è dimostrabile che le cose non stanno come sostiene il consigliere Rampi – ha spiegato l’assessore Milano - i mezzi operativi del Comune erano in campo prima dell’inizio delle nevicate, proprio preso atto delle previsioni e dagli atti pubblici si può desumere senza difficoltà. Certo è che l’azione dell’amministrazione ha tenuto conto delle priorità di intervento, prendendo atto di una complessità della situazione nella quale è stato fatto quello che si poteva, considerando la vastità del territorio di riferimento che ha portato gli operatori ad affrontare situazioni difficili in particolare nelle zone frazionali, più lontane e isolate dal capoluogo, come ad esempio a Scalocchio”.
“Ci sono stati problemi oggettivi, che non hanno avuto una risposta tempestiva – ha replicato Rampi - ad esempio all’ospedale, dove la direzione generale ha dovuto far richiesta di intervento e credo che fosse da considerare una priorità come il centro storico e il resto del territorio comunale. C’è stata una sottovalutazione dell’evento, pur riconoscendone l’eccezionalità – ha aggiunto il consigliere - io parlerei di incuria, viste le modalità di intervento, che ad esempio hanno visto cospargere di sale solo l’anello stradale esterno di Città di Castello, mentre le vie centro storico e le piazze sono rimaste lastre di ghiaccio. Non so se da questa incuria si possa configurare un danno erariale, visto che amministrazione avrebbe potuto evitare anche l’unica richiesta di risarcimento di cui ha parlato l’assessore. Manca un piano neve – ha chiosato Rampi - ed è ovvio che non c’è stata risposta adeguata”.
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