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“Quanto ha scritto ‘Umbrialeft’ – dice oggi al Corriere dell’Umbria il portavoce della presidente Lorenzetti Franco Arcuti - è una provocazione, figlia del solito metodo di intorpidire le acque”. Ma l’ottimo Arcuti non si ferma qui: “Smentiamo e diffidiamo il giornale online dal diffondere ancora informazioni che assomigliano molto alla logica della disinformatia”. Peccato che la nostra sia “informatia”, e pure da fonte “ottimatia”. La strategia di diffondere informazioni al contrario insomma, tanto cara al vecchio Pcus, non ci appartiene. Veniamo ai fatti. Ieri mattina Umbrialeft pubblica la seguente notizia. Dal giro della Lorenzetti partono chiamate agli alleati del seguente tenore: siete disposti ad una lista “Lorenzetti per l’Umbria” in caso il Pd le sbarri la porta per un terzo mandato? Noi, insomma, ci siamo limitati a riportare fatti. E una delle fonti che ci confermano la notizia è il segretario del Prc Vinti: “Sono stato contattato – dice ad Umbrialeft – dal più autorevole assessore della giunta Lorenzetti. Il quale mi ha detto: se ci fosse una lista ‘Lorenzetti per l’Umbria’, Rifondazione sarebbe disposta a sostenerla? Al che ho domandato: ‘Ma intendi dire in coalizione?’ E l’assessore: ‘No, no, quale coalizione’. La mia risposta è stata: ‘Sei più matto di quello che sembri, hai capito che così vi espellono dal Pd?’. Ovviamente sono dieci giorni che questa storia va avanti, e ne ho avuto modo di parlare in Consiglio regionale con i consiglieri del Pd sia di area bersaniana sia di area franceschiniana. E’ indiscutibile che il progetto sia stato presentato anche ad altri assessori da autorevolissimi rappresentanti del governo regionale. L’idea c’è, quanto sia realizzabile lo vedremo nei prossimi giorni”. Il progetto, insomma, specialmente nel partito degli assessori regionali (i veri pasdaran della Lorenzetti) va avanti eccome. Tanto che il quadretto che viene dipinto in mattinata ha queste tinte: “La lista qui va fatta. ‘Sto partito che è? Manco il Pd ugandese sta facendo cose come quelle che succedono in Puglia per esempio. Dove se vince uno si fa una coalizione e se vince un altro se ne fa un’altra ancora”. Allora, chi fa informatia e chi disinformatia? P.S. Nell'articolo ci eravamo scordati di chiedere in che modo l'acqua si intorpidisca. Condividi