raccolta differenziata.jpg
PERUGIA - Produrre meno rifiuti e aumentare le percentuali della raccolta differenziata porta a porta: questa, secondo il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e' la strada scelta dal capoluogo umbro per evitare i rischi di emergenze legate ai rifiuti. "E' un tema, quello dei rifiuti - ha detto il sindaco aprendo oggi i lavori del convegno 'Da cosa nasce cosa' - in cui occorre prendere decisioni e assumersi responsabilita', anche sapendo che si possono generare conflitti. In particolare, alla pubblica amministrazione si chiedono coraggio e trasparenza. Quello che proprio non si puo' fare e' la politica dei rinvii". Boccali ha poi ribadito che "una citta' pulita e' un tassello essenziale dell'immagine di decoro urbano alla quale il Comune sta lavorando". Il convegno di oggi si inquadrava nel ciclo di manifestazioni 'Un mese per l'Ambiente', organizzate da Comune e Ati n.2 con il patrocinio della Regione Umbriae di Gest srl, il gestore unico dei rifiuti, per promuovere i nuovi servizi di igiene urbana. Dalla relazione dell' assessore all'ambiente, Lorena Pesaresi, sono emersi alcuni punti della strategia del Comune per il prossimo futuro, basata essenzialmente sulla progressiva estensione della raccolta differenziata 'porta a porta' nel territorio comunale per arrivare ad una graduale eliminazione dei cassonetti sulla strada. Si procedera' in tre distinte fasi temporali, individuando le aree di volta in volta interessate sulla base dell'urbanistica del territorio e dell'attuale organizzazione dei servizi di raccolta. Per il centro storico si adotteranno modalita' diverse, con contenitori piu' piccoli e frequenza di raccolta maggiore. Per il 2010 l'obbiettivo e' arrivare al 55% di raccolta differenziata e al 65% per il 2012. Novita' anche nella tariffazione, una parte della quale sara' variabile a seconda dei comportamenti piu' o meno virtuosi dell'utente, nella logica che 'chi piu' inquina piu' paga'. Presente all'incontro anche l'ex ministro Edo Ronchi che ha evidenziato come l'Italia corra a "diverse velocita', con regioni piu' virtuose che hanno raggiunto obiettivi superiori a quelli fissati nel decreto, con livelli di raccolta differenziata superiori al 50 per cento e altre che sono ancora lontane da quei traguardi". "Penso al Mezzogiorno - ha detto - in cui c'e' ancora molto da fare. L'Umbria e' sulla strada giusta, fra le piu' avanzate". Secondo l'ex ministro e attuale presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, il raggiungimento dei livelli fissati nel decreto "e' solo una questione di strutture organizzative nelle amministrazioni locali, di impegno e di investimenti di risorse". Condividi