SPELLO - Rimarrà aperta fino al 31 gennaio a Villa Fidelia la nuova mostra di Claudio Carli intitolata “Quasi come vie d’uscita”, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Perugia, in collaborazione con ABN Consorzio di Perugia e il patrocinio della Regione dell’Umbria e del Comune di Spello, per valorizzare anche attraverso l’arte contemporanea, complessi architettonici di grande pregio storico-artistico e ambientale.
“Quasi come vie d’uscita” ragiona su possibili percorsi e vie di fuga offerti dalle arti quando valori, politica, economia e la società tutta attraversano una profonda crisi. Per fare ciò, Claudio Carli chiama in soccorso la letteratura, una costante nelle sue mostre con brani registrati tratti dalle opere, tra gli altri, di Rainer Maria Rilke, Dante, Jaques Prévert, Allen Ginsberg, John Keats e García Lorca che accompagneranno il visitatore lungo il percorso espositivo, costituito da oltre 20 lavori, tra tele e disegni di grande formato e installazioni, per evocare significati, memorie, restituzioni di senso, quasi come fossero, appunto, vie d’uscita. Ma anche gli amici artisti (Luigi Virili e Carlo Dell’Amico), scrittori (Marco Rufini e Antonio Carlo Ponti), musicisti (Umberto Rinaldi e la sua Commedia Harmonica), intellettuali e fini operatori culturali (Paolo Nardon e Stefano Marcucci) che animeranno “Le stanze degli ospiti” in un moltiplicarsi di eventi, come altrettante inaugurazioni.
Prossimi appuntamenti il 23 gennaio con Antonio Carlo Ponti in “Sproloqui lirici”, reading di poesie e il 31 gennaio con Stefano Marcucci che presenterà “L’ingannatore delle attese” di Paolo Nardon (Eumeswil Edizioni, 2010).
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