Bottini1.jpg
E' ''convinto che alla fine il Pd dell'Umbria troverà, come sempre, una soluzione vincente'' per la scelta del candidato alla presidenza della Regione, il segretario regionale del partito, Lamberto Bottini, certo che ''il confronto politico possa ancora una volta contribuire a risolvere una situazione divenuta difficile''. Bottini, bersaniano, divenuto segretario regionale del Pd umbro con il 49 per cento dei consensi nel recente congresso, non esita - rispondendo all'ANSA - a definire ''un groviglio'' il confronto interno al partito sull'eventuale terzo mandato della presidente uscente, Maria Rita Lorenzetti, bersaniana anche lei. Ipotesi, questa, non prevista dallo statuto del Pd umbro, se non con una deroga approvata dai due terzi dell'assemblea regionale del partito. Nel frattempo, il senatore Mauro Agostini, ex tesoriere nazionale Pd con Veltroni segretario, ha formalizzato (con 1.700 firme in appoggio) la propria candidatura alle primarie per il candidato-presidente. Alle questioni regolamentari, e non solo, fanno riferimento coloro (franceschiniani in primis) che osteggiano la ricandidatura della Lorenzetti. La quale, nel frattempo, sta mettendo sul tavolo riconoscimenti diretti (27 sindaci della provincia di Perugia hanno sottoscritto un documento a suo favore) e indiretti (il sondaggio Ipr-Sole 24 Ore di lunedì scorso le accredita un 55 per cento di consensi tra gli umbri, con un secondo posto nella classifica nazionale dei governatori). ''Non dobbiamo perdere di vista - ribadisce Bottini - che il nostro compito è di selezionare un programma per l'Umbria e una classe dirigente che lo sappia attuare. Certo, anche sulla valutazione di quanto fatto dall'attuale giunta in questa legislatura si registrano valutazioni divergenti''. Insomma nel Pd umbro si è creato ''una sorta di groviglio fra ragioni politiche e regolamentari'', che i livelli locali stanno cercando di districare ''in sinergia - tiene a sottolineare Bottini, che nei prossimi giorni vedrà Bersani - con i livelli nazionali, ma in piena autonomia rispetto ad essi''. Lo stesso segretario (che si tira fuori dall'elenco dei probabili candidati) riconosce alla Lorenzetti e alla sua giunta ''di aver ottenuto risultati importanti in settori come sanità, ambiente, qualità della vita e coesione sociale''. Insomma, quella della Lorenzetti resta ''una candidatura forte, e forse anche attesa dalla società umbra''. Condividi