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GUALDO TADINO - In occasione della seduta di ieri del Consiglio comunale aperto di Gualdo Tadino dedicata alla vicenda Merloni ed alla pesante crisi che ha investito in particolare la fascia appenninica umbro-marchigiana, il Partito Democratico dell'Alto Chiascio ha depositato agli atti il seguente documento: "Il perdurare della crisi economica mondiale, sta mettendo a dura prova molte nazioni in tutto il mondo. L’Italia, certamente non è immune da questa situazione, anche se qualcuno, ed in particolar modo il nostro Primo Ministro, nel tentativo di spandere gratuito ottimismo, tenta di alleviare il dolore a tanti cittadini che hanno perso o stanno perdendo il posto lavoro, dicendo che il peggio è passato attraverso enunciazioni tipo; - la crisi è stata superata grazie al forte impegno del governo,- che finanziando con fondi pubblici le banche non sono fallite, e vendendo come una cosa positiva la stagnazione dell’inflazione, dimenticandosi di dire che la colpa è ovviamente del crollo dei consumi degli italiani, finendo con l’annunciare che il suo partito (PDL), è il partito dell’amore. Tornando alle vicende di casa nostra, ed entrando nel tema di questo consiglio comunale aperto, il partito democratico, esprime tutta la solidarietà ai lavoratori della A. MERLONI. Sappiamo benissimo quale incidenza ha l’azienda sul territorio della fascia appeninica in termini di manodopera, e di conseguenza sull’economia. Nel percepire che giorno per giorno si stanno perdendo pezzi, questo consiglio comunale ha l’obbligo di sostenere e supportare questa vertenza; certo, un Comune non può comprarsi una fabbrica, ma si deve adoperare, non da solo, ma in sinergia con tutti gli altri interlocutori istituzionali, economici e sociali, per stimolare gli enti preposti ed in particolar modo, Governo e Regione, affinchè mettano in campo tutte le conoscenze e le capacità per far uscire dalla crisi questa fondamentale azienda, che fornisce lavoro in ben tre regioni italiane( UMBRIA –MARCHE ED EMILIA). Pertanto al punto in cui siamo, l’unica uscita sta nell‘accordo di programma che stanno elaborando Regione e Governo, ma dalle notizie che trapelano, ci par di capire che lo stabilimento di Gaifana è pieno di incertezze, qualcuno paventa addirittura la chiusura. Tra il Comune di GUALDO T. e NOCERA U. ci sono oltre 700 dipendenti e non si può perdere una fonte di’impiego cosi importante per la nostra economia già tanto provata. Sappiamo bene che strutture di questa entità, con la situazione che si è venuta a creare nel mondo, hanno molte difficoltà ad essere create, sostenute e mantenute, ma questa è la sfida nella quale tutti insieme dobbiamo scommettere. Con una professionalità ultra ventennale, un rendimento del singolo lavoratore che spesso andava oltre il 98% nelle otto ore lavorative, e nello stesso tempo produzione di buona qualità, crediamo che possa essere ancora una azienda competitiva anche con i paesi emergenti, dove il costo della mano d’opera e inferiore, vedi i paesi dell’est Europa, o medio orientali. Come PD vorremmo che questa indicazione fosse tenuta in seria considerazione all’atto della stesura dell’accordo di programma. Ovviamente di fronte alle difficoltà è giusto guardarsi attorno per capire se ci sono possibilità per una riconversione del lavoro, ma anche qui ci sembra che nei tavoli istituiti qualche soggetto manchi. Il nostro riferimento va alla CONFINDUSTRIA, se non quella nazionale almeno, quella regionale. Il territorio pedemontano dell’appennino, certo non si presta agevolmente agli imprenditori, la sua posizione, la viabilità, ecc. influiscono di molto sui costi, bisogna quindi trovare soggetti che vogliono investire – e chi meglio di Confindustira - con l’ausilio di Governo e Regione. Detto questo, riteniamo che molto lavoro c’è da fare, ma purtroppo i tempi stringono, ci sono scadenze da rispettare, andare oltre la fine di Gennaio per riempire di contenuti l’accordo di programma sarebbe un suicidio. I commissari che oggi gestiscono l’azienda, stanno chiudendo con le vendite dei rami che sono appetibili al mercato ( bombole- tecno gas – asko- fabbrica in Ucraina), si rischia di rimanere con il classico “cerino” in mano. La cassa integrazione straordinaria per i lavoratori ha una data di scadenza ben precisa -maggio 2010- e non bisogna dimenticare le elezioni regionali di fine marzo,che comunque andranno, crearanno un vuoto istituzionale di qualche mese. Di fronte a questa situazione, divenuta ormai emergenza, bisogna “accelerare” sui tempi, e fare tutti i tentativi, e capire se per lo stabilimento di Gaifana ci sono imprenditori intenzionati a rilevare la produzione dell’elettrodomestico oppure trovare investitori per riconvertire l’azienda. Quanto meno bisogna cercare di ottenere la cassa integrazione straordinaria più a lungo di quanto stabilito. Il partito democratico, intensificherà la sua azione nei confronti dei propri rappresentanti sia parlamentari o rappresentanti regionali e provinciali, perché crediamo che l’A. MERLONI in UMBRIA sta come la TERMINI IMERESE alla FIAT, anzi forse di più, visto che qui si parla di oltre settemila lavoratori che rischiano il posto di lavoro su 70.000 abitanti della fascia appenninica. Lavoratori che purtroppo sono in “buona compagnia” se è vero, come è vero, che lavoratori anche di altri settori, edilizia e ceramica su tutti, stanno vivendo le stesse ansie e con la stessa paura di perdere il posto di lavoro. Di fronte a questo quadro riteniamo necessaria la messa a leva di tutte le energie possibili, il tante volte abusato termine “fare squadra” è l’unica strada da percorrere, poichè con tutta la buona volontà del mondo continuiamo a pensare che non ci sia nessun soggetto, istituzionale e non , in grado da solo di dare una risposta alla grave crisi economica e sociale del territorio. Per questo il PD vuole ribadire la propria proposta, quella di proseguire sulla strada della condivisione e del coinvolgimento sinergico di tutti i soggetti attraverso l’approdo in tempi rapidissimi all’accordo di programma per la Merloni da un lato, dall’altro continuare a lavorare per tenere alta l’attenzione sui problemi annosi che ormai il territorio patisce : la viabilità, occorre terminare con urgenza le vie di comunicazione sia stradali che ferroviarie e potenziarle, occorrono tempi certi e non più promesse, fatti e non spot. Inoltre crediamo che sia indispensabile investire sul sapere e quindi potenziare l’offerta formativa non solo per gli studenti, ma anche per chi nella propria carriera lavorativa deve riuscire a migliorare le proprie capacità e conoscenze, per avere più possibilità di trovare un posto di lavoro. E’ inoltre necessario l’istitizione di un rapporto permanente con tutti quei soggetti che possono lavorare positivamente nei campi dell’innovazione tecnologica e produttiva. Infine chiediamo a partire dai nostri rappresentati istituzionali ai vari livelli, un impegno politico vero e non di facciata a tutte le parti al fine di non speculare sulla debolezza e la disperazione delle persone in periodo di campagna elettorale. Una persona che perde o rischia di perdere il posto di lavoro è di per sè più indifesa e debole, alla politica spetta di dare tutte le risposte possibili e non facili illusioni o false promesse, se ciò accadesse la nostra gente che ha saputo sempre reagire anche alle prove più dure, non ultima il terremoto, con grande fiducia nelle istituzioni, si sentirebbe abbandonata e priva di punti di riferimento credibili. In questo modo si allargherebbe forse irrimediabilmente il divario fra istituzioni e cittadini, lasciando spazio ancora di più all’antipolitica, all’interesse ed all’arrivismo, mali dei quali purtroppo soffre già abbastanza il nostro sistema politico istituzionale. Per questo riteniamo opportuno che anche dal punto di vista della rappresentanza politica occorra più attenzione da parte di tutte le forze politiche nel momento in cui si definiscono assetti e si assegnano ruoli di responsabilità, continuiamo infatti a pensare che in questo territorio vi siano forze e materiale umano, competenti ed appassionate, che possono rappresentare anche una positiva scossa innovita sia nei metodi che nei contenuti dell’agire politico. Sarà una stagione non facile per tutti noi, ne siamo coscienti, ma l’unica cosa che possiamo fare è metterci tutto il nostro impegno per cercare di assolvere a quel ruolo di rappresentanza che i cittadini ci hanno affidato. Lavori pubblici a Trevi: tanti gli interventi per il miglioramento del territorio TREVIK - Sfiora i 9 milioni di euro la somma investita dal Comune per lavori pubblici, parte dei quali è realizzati nel corso del 2009 e in parte previsti per il 2010. “La pianificazione delle opere pubbliche è strettamente legata ai bisogni dei cittadini e del territorio e deve tenere in debita considerazione diversi fattori: dalle infrastrutture, ai servizi, alla sostenibilità e tutela dell’ambiente, spiega il vicesindaco Paolo Pallucchi, per questo l’amministrazione comunale nonostante la difficoltà a reperire le necessarie risorse economiche, sta prestando particolare attenzione a tutte le frazioni e al centro storico interessato dal Programma Integrato di Recupero (PIR) che prevede il rifacimento di fognature, acquedotto, rete gas metano, linea elettrica e telefonica e nuove pavimentazioni per un importo complessivo di 5.600.000 euro. ”Avviata anche la ristrutturazione di parte dell’ex convento di S. Francesco che ospiterà la Biblioteca comunale e l’archivio storico. Numerosi gli interventi del piano di sicurezza della viabilità trai quali il rifacimento del manto stradale e la realizzazione di dissuasori a Cannaiola, S. M. in Valle, Pigge e Bovara, progetto che verrà esteso in altre zone e comprenderà la realizzazione di una rotatoria a Cannaiola in corrispondenza dell’incrocio della S.P. 447 con via Paduli e via sant’Angelo Nuovo, oltre alla messa in sicurezza della strada provinciale nel tratto che attraversa il centro abitato. L’importo dei lavori, finanziato in parte dalla Provincia di Perugia, è di 910.000 euro. Nel corso del 2010 saranno realizzati i lavori di regimazione delle acque meteoriche a Coste e a Borgo Trevi in via Sant’Egidio, oltre a nuovi tratti fognari gestiti da VUS nel tratto compreso tra Borgo Trevi e Pietrarossa. Grande attenzione per nuove aree destinate a parcheggio in loc. Fondaccio di Bovara e a Trevi zona parco Ciuffelli dove saranno realizzati nuovi posti auto ed i relativi collegamenti con il centro storico, fra cui anche un ascensore a servizio dell’attuale parcheggio di via Sotto il Monte. Con questo intervento, insieme a quello in via di completamento in piazza Garibaldi nell’area “Fonte dei Cavalli” saranno disponibili per il centro storico circa 50 nuovi posti auto. Al via anche i lavori della nuova stazione dei Carabinieri che consentirà il mantenimento del presidio dell’Arma nel centro storico della città. Importante intervento nella frazione di Manciano dove, in primavera, avranno inizio i lavori del Programma Integrato di Recupero, con il rifacimento di reti e pavimentazioni. Interventi significativi anche per il cimitero monumentale di Trevi capoluogo dove saranno ottimizzati i percorsi interni pedonali. Previste anche manutenzioni ordinarie su tutti i cimiteri frazionali, dove proseguiranno i lavori per l'automazione dei cancelli. Risorse significative sono state destinate alla realizzazione dei progetti previsti dal Piano Ambientale Triennale approvato nell’ambito della Registrazione EMAS. In particolare è stato realizzato l’impianto fotovoltaico nell’edificio scolastico del capoluogo e sono in via di realizzazione due impianti solari termici per l’ acqua calda negli spogliatoi dei campi sportivi di Borgo Trevi e Trevi. Particolare attenzione anche agli impianti della pubblica illuminazione per i quali è in corso la sostituzione progressiva dei corpi illuminanti con lampade a basso consumo. All’inizio del 2010 partirà il rifacimento dell’intera linea di pubblica illuminazione, che interesserà via Sant’Egidio e via Faustana fino alla rotatoria del bocciodromo con corpi illuminanti a basso consumo e a norma rispetto alla legge regionale sull'inquinamento luminoso. Condividi