di
Paolo Corga
Capogruppo Prc Comune di Corciano
Prima di ogni qualsiasi speculazione edilizia bisogna tutelare l’ambiente, i boschi, i fiumi del nostro territorio. In questi giorni la natura con le avversità atmosferiche ci ha dato una piccola lezione ambientale. Sono bastati tre giorni di pioggia consecutivi per mettere in crisi il nostro sistema idrogeologico, il fiume Caina è tracimato in vari punti del suo corso ed in particolar modo a Solomeo e a Mantignana ha allagato le zone industriali facendo anche ingenti danni.
Rifondazione Comunista di Corciano a suo tempo, fu l’unico partito che si oppose ai nuovi insediamenti produttivi e alle escavazioni vicino al fiume Caina. Qualcuno ci disse che eravamo contro gli investimenti e contro il progresso nel nostro territorio, la nostra tesi invece era quella di creare dei distretti industriali nelle zone specifiche lontano da aree vincolate o a rischio ambientale in modo da non impermeabilizzare le sponde.
Oggi possiamo, non certo tranquillamente, verificare le conseguenze di quelle scelte errate.
La lezione che la natura ci ha dato deve essere di monito in caso di ampliamento delle zone industriali ed insediative di Solomeo, di Mantignana e delle altre dove il rischio è evidente.
Le fasce di rispetto del corso dei fiumi e dei boschi andrebbero triplicate e non ridotte.
L’adesione di Rifondazione Comunista al governo di Corciano è stata nel condividere un programma che rimetta al centro della politica la salvaguardia del nostro ambiente, investendo risorse consistenti, tali da correggere gli errori fatti in passato.
A tuonare contro il dissesto idrogeologico tagliando contemporaneamente le risorse sono buoni tutti. I consiglieri del PDL promuovano un'interrogazione ai loro parlamentari per chiedere i finanziamenti necessari alla manutenzione del territorio. C'era e c'è nel programma di governo di questo comune l'impegno a monitorare le aree di maggior vulnerabilità ed ad intervenire.
Non è più il tempo di nicchiare o di esitare a causa dei tagli agli enti locali che il Governo nazionale ha già fatto e rinnovato con la finanziaria di questo anno, bisogna intervenire malgrado il Governo, recuperando caso mai le risorse sul livello europeo, dove la miopia ambientale è più ridotta, se non assente.
Viste le conseguenze dell’allagamento a Mantignana c’è ancora qualcuno che vorrebbe riproporre la Fassa-Bortolo, o qualunque altro insediamento inquinante in quel luogo e nel nostro territorio?
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