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Non è stato ancora identificato l'uomo, dall'apparente età di circa 30-40 anni, che ieri è stato trovato morto in un piccolo torrente a Spoleto. Sul cadavere il medico legale non ha trovato ferite da arma da fuoco o da taglio, mentre le numerose lesioni rilevate in diverse parti del corpo non sarebbero compatibili con dei colpi inferti con un oggetto contudente. Sarà comunque l'autopsia in programma domani a cercare di chiarire le cause del decesso sulla quale sono in corso indagini della polizia. Durante l'esame autoptico saranno prese le impronte dell'uomo (che era senza documenti) con una particolare procedura. Il cadavere è infatti in stato di decomposizione e il personale del commissariato spoletino non ha potuto acquisirle con la metodologia classica. Secondo i primi rilievi del medico legale la morte risalirebbe infatti a un periodo compreso tra due e dieci giorni prima del ritrovamento, periodo nel quale il corpo è probabilmente rimasto nell'acqua del torrente. Durante l'autopsia saranno anche prelevati campioni di tessuto per un eventuale esame del Dna. Il corpo - sempre in base ai primi rilievi - presenta delle lesioni a quasi tutte le ossa del corpo e in particolare alla testa. Un quadro che per gli investigatori è compatibile con una caduta dall'alto. Dagli accertamenti è tra l'altro emerso che il torrente Tessino dove è stato individuato il cadavere ha origine sotto al Ponte delle torri e in questi giorni è in piena. Tra le ipotesi prese in considerazione dalla polizia, quindi, c'è quella del suicidio ma anche le altre piste non vengono escluse. Condividi