pd sede pg.jpg
PERUGIA – Svolta decisa nei rapporti all’interno della coalizione di centro sinistra dopo mesi di quasi completa incomunicabilità. E’ successo, infatti, che una delegazione della Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Socialismo 2000), composta da Vinti, Carpinelli e Calistri, ha salito le scale della sede Pd di Piazza della Repubblica per una confronto a “dodici occhi” con una pari rappresentanza della segreteria regionale dei democratici che era a sua volta formata da Bottini, Angelini e Chianella. All’ordine del giorno, naturalmente, le questioni principali legate all’ormai prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Si tratta del primo incontro fra i partiti che si richiamano alla coalizione di centro sinistra, al quale ne faranno naturalmente seguito di nuovi, con il coinvolgimento delle altre forze politiche che fanno parte del medesimo schieramento. Da quanto si è saputo il risultato di questa prima consultazione può essere considerato senz’altro positivo, avendo fatto riscontrare il comune convincimento di procedere in maniera condivisa nella scelta del candidato alla Presidenza della Regione, come pure per quanto riguarda la definizione delle linee programmatiche con le quali la coalizione di centro sinistra dovrà proporsi agli elettori. Linee che dovranno tenere conto dei contributi portati da tutti i partiti. E’ in tale prospettiva, pertanto, che Vinti, Carpinelli e Calistri hanno ribadito, ai fini della elaborazione di un comune “Progetto per l’Umbria", i contenuti principali del documento programmatico predisposto dalla Federazione della Sinistra che, come è noto, ha quali capisaldi il piano regionale per il lavoro, l’istituzione del reddito sociale e l’inserimento delle problematiche umbre all’interno della più vasta area dell’Italia Mediana che presuppone un raccordo, in termini di politiche economiche, infrastrutturali e sociali in specie, con le regioni che ci sono più vicine. Da indiscrezioni che sono trapelate sembrerebbe, infine, che sia in corso in seno al Pd un deciso ripensamento riguardo all’opportunità di procedere in questa fase alla scelta del candidato Presidente della regione attraverso lo strumento delle primarie. Infatti, malgrado che i documenti ufficiali lascino aperta ancora questa possibilità e, nonostante che sia stata ipotizzata al riguardo perfino una data, quella del 24 gennaio, per chiamare i cittadini a pronunciarsi, in realtà tutte e tra le mozioni congressuali del Pd avrebbero espresso forti riserve al riguardo, ritenendo “pericolosa” una scelta di questo tipo in epoca assai prossima all’appuntamento elettorale. Nei prossimi giorni ne sapremo certamente di più. Condividi