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Fuori Dagli Sche(R)mi - rassegna permanente di cinema indipendente e irregolare »Dal 30/12 al 5/1 Dieci inverni Eccetto giov. 31 dicembre È l’inverno del 1999. Un vaporetto attraversa la laguna di Venezia. Camilla, diciottenne schiva, appena arrivata dal paese per studiare letteratura russa, nota tra la folla un ragazzo. Anche lui porta con sé una valigia, anche lui è appena arrivato... Regia: Valerio Mieli Genere: Commedia Spett. ore 18.30 - 21.15 int.€5.00 - rid.€4.00 Titolo originale: Dieci inverni Nazione: Italia, Russia Anno: 2009 Durata: 99' Cast: Luca Avagliano, Glen Blackhall, Francesca Cuttica, Isabella Ragonese, Michele Riondino, Liuba Zaizeva, Sergei Zhigunov Produzione: Centro Sperimentale di Cinematografia Production, Rai Cinema, United Film Company Distribuzione: Bolero Trama: Nell’inverno del 1999, a bordo di un vaporetto che attraversa la laguna di Venezia si trovano la schiva diciottenne Camilla, con le fattezze di Isabella Ragonese (“Tutta la vita davanti”) e appena arrivata dal paese per studiare letteratura russa, e il coetaneo Silvestro, interpretato da Michele Riondino (“Il passato è una terra straniera”). Da questo inaspettato incontro, immersa nella fredda ambientazione dovuta alla grigia atmosfera enfatizzata dalla fotografia di Marco Onorato (“Gomorra”), comincia la decennale avventura sentimentale alla base del lungometraggio d’esordio di Valerio Mieli, trasposizione di un suo soggetto autobiografico scritto come saggio di diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Avventura sentimentale che, tra liti e riappacificazioni, segue la crescita dei due protagonisti, segnati dall’ingresso nell’età adulta e che si trovano ad essere nemici, amici, conoscenti, innamorati, vicini e distanti, mentre vivono altri rapporti di coppia e condividono la stessa casetta sulla laguna, nel corso di quello che in realtà è soltanto il lungo prologo a una storia d’amore. Lungo prologo che Mieli, senza dimenticare d’inserire un pizzico d’ironia quando necessaria, alterna tra la romantica città veneta e Mosca, supportato sia dalle povere scenografie di Mauro Vanzati (“Ma che ci faccio qui!”), spesso in sintonia con gli stati d’animo dei personaggi, che dalla colonna sonora per mano dell’accoppiata Alessandro Forti-Francesco De Luca (“Tre metri sopra il cielo”), il cui pianoforte contribuisce non poco alla fondamentale emersione del lato poetico dell’operazione. Operazione decisamente gradevole che, oltre a Roberto Nobile (la serie tv “Distretto di polizia”) nei panni del padre di Camilla e il grande Luis Molteni (“Una moglie bellissima”) in quelli di un medico, vede coinvolto in una breve apparizione anche il polistrumentista Vinicio Capossela, il quale esegue dal vivo uno stralcio della canzone “Parla piano”, contenuta nel suo album di inediti. Condividi