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Dalla Costa Rica a Perugia con circa 400 grammi di cocaina nascosta nello stomaco e destinata al mercato del capoluogo umbro per le festività natalizie: è il viaggio compiuto da Sandro Feligetti, perugino di 47 anni, arrestato dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria in collaborazione con l'aliquota radiomobile della compagnia. L'uomo, accusato di traffico internazionale di droga, è stato bloccato nei pressi dello stadio Renato Curi mentre viaggiava a bordo di una auto insieme ad altri tre perugini la posizione dei quali è ora al vaglio dell'autorità giudiziaria. L'operazione, denominata ''Natale a Capanne'', è scattata al termine di una articolata attività investigativa iniziata a metà dicembre. Quando i carabinieri, in piena notte, hanno bloccato il quarantasettenne, questi era appena rientrato a Perugia dopo il viaggio in Costa Rica, fatto insieme a un corcianese di 55 anni. In auto con loro due perugini di 38 e 31 anni. I carabinieri hanno perquisito l'auto sulla quale erano i tre ma il controllo ha dato esito negativo. Feligetti è stato quindi condotto all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è stato sottoposto ad un esame radiografico che ha evidenziato - hanno riferito gli investigatori - la presenza nello stomaco e nell'intestino di 61 ovuli, risultati poi contenere, come detto, circa 400 grammi di cocaina purissima. Secondo la ricostruzione dei militari, il perugino, trasportando la droga in corpo, era riuscito ad eludere ogni dispositivo di controllo alle frontiere internazionali di San Josè e Madrid portando lo stupefacente fino in Italia. La cocaina avrebbe fruttato sul mercato circa 50 mila euro a fronte dei 4 mila che il perugino ha dichiarato agli inquirenti di avere pagato per l'acquisto in Costa Rica. I dettagli dell'indagine sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale dell'Arma. Il comandante del reparto operativo, maggiore Pierugo Todini e il responsabile dell'aliquota carabinieri della sezione di polizia giudiziaria luogotenente Mario Fringuello hanno spiegato come per la prima volta, in Umbria, sia stato intercettato un corriere della droga italiano con la sostanza stupefacente nello stomaco, metodologia abitualmente utilizzata da extracomunitari nigeriani e nord africani. Condividi