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E’ l’intermodalità, accanto alla Holding, la chiave di volta per superare le criticità del trasporto pubblico locale in Umbria. Lo ha ribadito l’assessore provinciale ai trasporti Stefano Feligioni intervenendo in prima Commissione consiliare permanente in occasione dell’audizione dei vertici della Spoletina Trasporti. “Dobbiamo tutti lavorare – sono state le parole dell’assessore – per realizzare la holding e l’azienda unica regionale entro il 30 giugno 2011 e far sì che questo nuovo soggetto sia capace di integrare i diversi sistemi di trasporto pubblico, a partire da quelli su gomma e ferroviario”. E per Feligioni tra gli attori principali di questa grande operazione ci sarà proprio Ssit Gestione Spa (Spoletina), “una grande azienda, che offre sevizi di qualità e che la Provincia di Perugia tiene in grande considerazione, ma che più di altre realtà aziendali ha bisogno di nuova linfa”. Delle difficoltà che da tempo sta attraversando la Spoletina ha ampiamente parlato in Commissione il presidente, Giancarlo Tulipani, che, dopo l’excursus storico tracciato dal direttore Silvio Sorcini, si è soffermato sulla situazione attuale. Ripartito in 22 comuni e con una densità abitativa di poco superiore ai 66 abitanti per chilometro quadrato, il Bacino di traffico 2 servito appunto da Spoletina è caratterizzato da una disseminazione di insediamenti abitativi rarefatta e non uniforme. In esso non vi è un polo attrattore prevalente e la domanda risulta molto bassa, dal momento che la popolazione, se tolti studenti e lavoratori, utilizza il mezzo pubblico solo per il 20%. “Non è quindi un caso – ha spiegato Tulipani - che i bilanci di S.S.I.T. Gestione S.p.A. registrino un disavanzo oscillante tra 1.500.000 e 2.000.000 di euro: ciò dal momento in cui è venuto meno il contributo straordinario della Legge 204 (circa 900.000 euro) con il contestuale aumento dei costi di gestione del settore del trasporto pubblico locale che hanno raggiunto, nel 2008, un'inflazione di settore pari al 7,5%, dopo quella registrata nel 2007 del 4,1%”. Di fronte a un tale scenario, per il presidente “la Spoletina ha poche prospettive davanti se non si avvia velocemente il processo di fusione regionale delle aziende”. Tulipani pensa naturalmente alla holding dei trasporti, ma “qualora i tempi per questa operazione dovessero subire ulteriori ritardi – sono state ancora le sue parole – appare comunque indispensabile che i soci di Ssit e Apm decidano la fusione delle due società”. A suo avviso una tale decisione riverserebbe immediati benefici sui conti delle aziende. Sull’urgenza di giungere alla costituzione della holding ha parlato anche in apertura dei lavori il presidente della prima Commissione Massimiliano Capitani che ha convocato questa audizione dopo la precedente avvenuta con i vertici di Apm. “Siamo tutti in attesa dell’avvento dell’azienda unica – gli ha fatto eco Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) – anche se non si può stabilire con esattezza se veramente possa risolvere tutti i problemi”. A suo avviso inoltre altra questione da affrontare è quella della sicurezza presso le fermate degli autobus. Giampiero Panfili (Pdl) ha invece puntato il dito sulla gestione della Spoletina degli ultimi 10 anni che a suo parere non è stata efficiente, mentre Luca Baldelli (Prc) ha chiesto di conoscere gli effettivi benefici derivanti dai tanti servizi svolti dall’Azienda in tutta Italia. “La holding è una buona idea – ha sostenuto – ma deve nascere senza debiti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Bruno Biagiotti (Pdl) per il quale la holding non deve nascere con l’obiettivo di ripianare i debiti pregressi delle aziende che la andranno a costituire, mentre per Laura Zampa (Pd) “la razionalizzazione deve essere efficace in termini economici, ma deve anche rispondere alle esigenze dell’utenza”. Giancarlo Carocci (Lega Nord) si è invece concentrato sul recupero del tracciato Spoleto-Norcia, di cui si sta occupando Spoletina, proponendo di realizzarvi una pista ciclabile. Condividi