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di Riccardo Fidenzi e Simone Cennamo Mentre le Fere si godono le vacanze natalizie, l’ambiente rossoverde fa il punto della situazione. Siamo a metà stagione o giù di lì e si riprenderà a giocare il 10 gennaio in quel di Taranto, nel frattempo aprirà i battenti anche il mercato invernale, chiaro dunque che la tifoseria si faccia i “conti in tasca”. Diciamo che sarebbe stato bello se il girone d’andata si fosse concluso alla tredicesima giornata, quando la Ternana, fresca del trionfo sul Ravenna, poteva vantare la bellezza di 27 punti: qualcosa in più di 2 a partita. Poi quel crollo verticale proprio quando la vetta era a portata di mano (a causa della concomitante crisi del Verona): 4 punti nelle ultime 5 partite, di cui 3 portati da Babbo Natale da Andria e media ridimensionata a meno di un punto per match. C’è dell’altro: quel gruppo compatto che fino a una mesata fa aveva fatto breccia nei cuori dei tifosi sembra essersi leggermente allentato; si è reagito in maniera più molle alle avversità, forse. Sicuramente però un pezzettino di quel gruppo se n’è andato: se non altro perché è cambiato il tecnico. E probabilmente molti protagonisti necessitano di tirare un po’ il fiato (ora la sosta cade precisa e per giunta dopo una vittoria). Tuttavia, considerando che la truppa di Baldassarri radunatasi il 13 luglio in Emilia era ai più indifferente (un organico come tanti dopo anni di tribolazioni) sarebbe un peccato non prendere per oro colato, in blocco, le diciotto partite fin qui giocate. Diciotto partite che però pesano, perché la Ternana da qui alla fine dovrà viaggiare quanto meno a ritmi simili a quelli precedenti, visto che ormai ha dimostrato di saperlo fare. Salvarsi all’ultima giornata era l’obiettivo di Agosto (per lo meno nelle menti dei tifosi) ma ora, per forza di cose, qualcosa in più deve scapparci. Per concludere il discorso, a far da cornice a questo quadro restano le pesanti dichiarazioni del Dg Mascella, che ha fatto sapere a più riprese di voler provare, ormai, a vincere il campionato. Come abbiamo già avuto modo di dire, questa è un’assunzione di responsabilità rilevante, anche alla luce del fatto che da cinque anni a questa parte la Ternana non si è mai rinforzata in inverno, anzi… Dire di mirare la B, equivale certamente a dire di essere disposti a metter mano al portafoglio per portare a Terni almeno due titolari e un rincalzo all’altezza (nei giusti ruoli) e per colmare il gap tecnico con Verona e Pescara (oltre che fronteggiare eventuali rafforzamenti di altre squadre). Quel che di buono è stato fatto rischia di andare in fumo se non si riprende la retta via. A partire dalla guida tecnica; Domenicali dovrà lavorare sodo per far assimilare i suoi meccanismi a una squadra un po’ smarrita (e da uno che pratica il 4-2-3-1 ci si aspetta di vedere un po’ di bel calcio). Per proseguire poi con i giocatori, che devono sicuramente ritrovare quel piglio e quella determinazione che nelle ultime settimane hanno dimostrato di non (proprio) avere. Alla società non vogliamo chiedere assolutamente nulla. Ci sarebbe soltanto, letteralmente, di evidenziare con il pennarello le frasi di Mascella: vuoi perché sono importanti (quindi da mettere in pratica), vuoi perché suonano come promessa da segnarsi. La diffidenza è tanta, visto che l’ex dimissionario Dominicis (ancora operativo) a giugno 2008 promise la serie B e poi tutti sanno che campionato fece la Ternana di Riganò e soci. Quel che succederà alla ripresa delle ostilità, lo scopriremo solo vivendo. Per ora non possiamo che augurare un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo a tutti i tifosi rossoverdi,soprattutto a chi sta vivendo,magari,momenti difficili. Forza Fere Sempre. Condividi