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PERUGIA – “Vite sospese. Il dramma delle persone scomparse”: è stato il primo concerto che tratta questo tema promosso da un’amministrazione comunale. A dare la notizia è stata Elisa Pozzatasca, presidente nazionale di Penelope (associazione per la tutela delle famiglie delle persone scomparse), durante il suo intervento, dove ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, tenuto prima dell’esibizione dell’orchestra Bruno Maderna di Forlì e del violino solista, Andrej Power, diretti dal maestro Walter Attanasi, direttore ed ideatore del festival itinerante “UmbriaMusicFest”. Un’iniziativa che conferma “l’impegno che abbiamo da qualche anno – ha sottolineato anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, presente all’iniziativa – nel non far cadere un velo intorno alla scomparsa di persone, come Sonia Marra, che non è ancora tornata dai propri cari. Il lavoro messo in campo dal consiglio comunale rappresenta l’unità che c’è all’interno dell’amministrazione. Come succede spesso è la musica che riesce a lanciare un grido di allarme, una richiesta di aiuto verso questa drammatica realtà. Significativo è anche il fatto che è stata scelta, come serata, quella che usualmente il consiglio comunale usa per farsi gli auguri di buone feste. E’ un gesto – ha concluso Boccali – importante e significativo”. Ha aperto la serata, organizzata ieri sera (lunedì) presso la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, il presidente del consiglio comunale, Alessandro Mariuccini, che ha espresso l’intenzione del consiglio comunale di continuare a restare accanto ai familiari degli scomparsi mentre il vice, Andrea Romizi, ha letto i saluti portati dal prefetto, Michele Penta. Il concerto - organizzato dal Consiglio comunale di Perugia, insieme all’Associazione Penelope Umbria e ad UmbriaMusicFest – prevedeva un’alternanza di brani mistici del ‘900, di Arvo Pärt e Benjamin Britten, con altri più classici, di Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Jospeph Haydn. L’esibizione è cominciata con l’esecuzione del “Cantus in Memoriam Benjamin Britten per archi e campana” di Arvo Pärt, per poi continuare con il “Concerto per violino orchestra K 218 in re maggiore” di W.A.Mozart, la “Simple symphony, Sentimental sarabande” di Benjamin Britten e, per finire, la “Sinfonia n. 45 in Fa diesis minore” di Franz Joseph Haydn. Caratteristico è stato il finale dell’ultimo brano. Durante gli ultimi dieci minuti della sinfonia – suonata con tutte le luci spente – i musicisti, durante l’esecuzione, si sono alzati uno ad uno fino a quando non è restato sul palco il maestro Attanasi con due dei violini dell’orchestra, Bruno Maderna. Al contempo gli spettatori, muniti all’ingresso con una piccola torcia, hanno acceso le luci in onore delle persone scomparse (solo in Italia negli ultimi 30 anni sono state più di 23mila, di cui 115 in Umbria e 57 a Perugia). Un gesto semplice, ma significativo. Condividi