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KAOHSIUNG (Taiwan) – Sono stati giudicati tra le opere/istallazioni più belle della rassegna i lavori di Riccardo Murelli, presentati nell’ambito della quinta edizione dell'International Container Art Festival 2009, in corso di svolgimento a Kaohsiung (Taiwan). Murelli, originario di Roma, dove è nato 34 anni fa, ma umbro di adozione (da tempo si è stabilito a Todi), ha studiato presso la facoltà di lettere e filosofia di Perugia con indirizzo Antroplogico ed ha collaborato come assistente nello studio della scultrice Beverly Pepper. La sua arte si sviluppa attraverso molteplici tecniche: scultura, calcografia, stampa digitale e disegno. Insieme a Ronald Lewis Facchinetti e Andrea Modica, sta in questo momento rappresentando l’Italia, come detto, all'International Container Art Festival, contribuendo, a giudizio della critica, al successo della stessa manifestazione che quest'anno si sviluppa intorno attorno al tema 'Idee per una Citta' Ideale'. I due originalissimi lavori con cui Murelli si è infatti presentato sono stati definiti dalla curatrice e direttrice del Museo di Belle Arti di Kaohsiung , Beatrice Hsieh, di gran lunga le opere/istallazioni più belle della rassegna. L'input dato dagli organizzatori del Festival alla creatività degli artisti - invitati a realizzare la loro opera in loco - è stato quello di utilizzare la superficie esterna (con interventi pittorici e/o scultorei) o l'interno (con installazioni interattive) dei container per offrire ai visitatori una loro idea o un prototipo di 'Città Ideale'. In questo contesto Riccardo Murelli ha realizzato la sua opera, intitolata 'Introspective Trade', interamente a Kaohsiung, in un periodo di residenza di un mese. Murelli ha tagliato un container di 12 metri in due parti uguali ed ha inserito nei due risultanti parallelogrammi tensioni geometriche ottenute con tubi d'acciaio. Specchi addossati alle pareti dei due contenitori, separati da un sentiero che corre al centro, moltiplicano le forme geometriche e le immagini dei visitatori che vi si riflettono. Nelle parole dell'artista si tratta di “una rappresentazione metaforica di come due continenti possano contaminarsi l'un l'altro, esplorarsi a vicenda attraverso viaggiatori che trasmettono abitudini, fisiognomiche ed espressioni...che si riflettono e passano attraverso uno spazio rigenerato. Questo spazio rigenerato e' una città ideale che riflette se stessa e i passanti”. L'opera di Murelli è stata realizzata con il supporto progettuale dell'architetto Francesca Perugia e il supporto tecnico del maestro Taiwanese Ding Zan Liu. Condividi