''La disoccupazione è un problema che ormai investe tutta l'Italia. Lo dimostrano i 508 mila posti di lavoro persi nell'ultimo trimestre, pari al 2% di disoccupati in più''. Così il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ha commentato gli ultimi dati Istat sull'occupazione. ''La tendenza - ha osservato Epifani parlando a Fabriano, alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulla crisi dell'Antonio Merloni - non sarà diversa nei prossimi 12-13 mesi. Lo dico - ha aggiunto rivolto ai circa 3.200 lavoratori del gruppo elettrodomestico, in cassa integrazione da un anno - non perché dobbiamo rassegnarci, ma per sapere che la vostra battaglia va condotta con un fronte ampio, in modo più forte: e nella battaglia per la difesa dei posti di lavoro non ci può essere divisione che tenga''. Nel caso della A. Merloni servono ''soluzioni industriali, la cosa più difficile ma più necessaria. Al Governo dobbiamo chiedere idee e risorse che aiutino a trovarle. Abbiamo bisogno di imprenditori disposti a rischiare - ha sottolineato Epifani - sapendo però che oggi, con lo scudo fiscale, è più facile portare i soldi all'estero che investire nelle risorse del Paese''. ''Ma non possiamo immaginare di uscire dalla crisi senza portarci dietro la capacità dei nostri lavoratori''. ''Non faremo nessun accordo – dice invece il segretario Bonanni, anche lui presente al corteo - sulla Fiat se dovessimo perdere anche un solo posto di lavoro''. ''Lo diciamo chiaro al Governo, e all'azienda - ha avvertito -, nessuno scambio, nessun centesimo in più se a rimetterci sono i posti di lavoro''. E ''la stessa attenzione che chiediamo per la crisi Fiat - ha continuato - la rivendichiamo per la crisi della A. Merloni, che, se dovessimo calcolare il numero dei dipendenti coinvolti, presenta difficoltà perfino superiori a quelle della Fiat''. In generale, Bonanni ha richiamato tutti a ''un maggiore senso di responsabilità: siamo stufi - ha detto - di questo clima perenne di rissa, di un'Italia che litiga su tutto fuorché sul lavoro, una questione che riguarda, questa sì, il futuro delle famiglie e la dignità dell'uomo'' “L'accordo di programma per il rilancio dei territori colpiti dalla crisi dell'A.Merloni va siglato subito, entro gennaio'', dice poi Carmelo Barbagallo, segretario nazionale Uil, che ha rappresentato l'organizzazione sindacale alla manifestazione di Fabriano. ''Questa crisi - ha spiegato Barbagallo - inserisce una sequenza che ha visto quasi tutte le famiglie imprenditoriali italiane scomparire. Con una battuta potremmo dire che resistono solo le famiglie mafiose''. Ma ''nello scomparire, queste imprese non si rendono conto che lasciano dietro di loro il deserto''. Di qui, ha continuato il rappresentante della Uil, la necessità di ''investire sulla ricerca, per far progredire il paese. Da molti anni i nostri prodotti non sono più all'avanguardia e questa crisi ne è uno degli aspetti''. "La manifestazione indetta oggi dai sindacati, alla quale il Partito democratico prende parte, è il segnale che quella della Merloni è ormai una questione di portata nazionale. È dunque necessario definire rapidamente azioni di sostegno a favore dei lavoratori e strategie di rilancio per questa azienda". La senatrice Pd Anna Rita Fioroni poi, membro della Commissione Industria, Commercio e Turismo, ha rivolto al mondo politico e istituzionale l'invito ad accelerare i tempi nella definizione di misure di intervento a favore del gruppo Merloni. "E' necessario - ha aggiunto la Fioroni - intervenire con piani industriali adeguati, nel caso in cui non si riesca a ricollocare i diversi asset produttivi del Gruppo, ed è altresì necessario firmare al più presto l'Accordo di Programma tra Governo e Regioni che sblocchi i fondi necessari a sostenere il reddito dei lavoratori, attrarre nuovi investimenti nell’area, accelerare la disponibilità dei finanziamenti e degli incentivi previsti dalla delibera del Cipe del giugno 2009, garantire alle imprese l’accesso al credito, rafforzare la dotazione infrastrutturale dell’area sostenendo lo sviluppo locale. Personalmente, sarò al lavoro per compiere tutti gli sforzi possibili, volti a richiamare l'attenzione dell'esecutivo su questa crisi aziendale che richiede interventi urgenti. Alla sollecitazione che ho mosso al Governo per la sottoscrizione dell'Accordo di Programma, tra l'altro è da poco giunta risposta, dalla quale traspare un reale interesse per la tutela dei posti di lavoro e per il sostegno della capacità produttiva d'impresa. Come parlamentari rimarremo comunque vigili perchè queste dichiarazioni di intenti si trasformino al più presto in interventi concreti. Ancora una volta - ha concluso la senatrice Fioroni - voglio infine esprimere tutta la mia solidarietà ai lavoratori e alle loro rispettive famiglie, auspicando che a breve arrivino risposte concrete, e soprattutto positive, per il loro futuro". Condividi