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TERNI – “Quali controlli vengono effettuati sul sito Ast in materia ambientale sia sulle ciminiere che sui materiali?”. Lo chiede Massimo d’Antonio (Udc, nella foto) in un’interrogazione sui rottami della TK-Ast sollecitando Provincia e Arpa a fornire dati ed eseguire monitoraggi. D’Antonio chiede a presidente e giunta se “se presso le acciaierie di Terni siano installati uno o più portali fissi di controllo della radioattività dei rottami in arrivo da autotreni e carri ferroviari e, se esistenti, come possano essere efficienti in caso di presenza di piombo che, notoriamente, funge da schermo contro la radioattività”. Il capogruppo Udc chiede anche “quali controlli a campione abbiano effettuato al riguardo la Provincia e l’Arpa presso le Acciaierie di Terni negli ultimi cinque anni, fornendo copia della relativa documentazione al sottoscritto; se siano stati effettuati controlli presso le ciminiere Ast da parte di Provincia/Arpa; quanti negli ultimi cinque anni e relativi a quali inquinanti, producendone copia al sottoscritto; come, al di là delle autocertificazioni aziendali, la Provincia si cauteli da evenienze quali quelle occorse in varie industrie italiane che, tra il 2005 e il 2007, avevano incautamente acquistato rottame di ferro proveniente da autodemolizioni privo di alcun trattamento preventivo che ne eliminasse i numerosi elementi inquinanti o pericolosi per la salute (liquidi oleosi, plastiche, pneumatici, componenti che contengono Pcb, cioè policloro bifenile);chi eserciti controlli sul rottame anche in ordine alla classificazione accordata, visto il rischio di presenza di codici falsi tesi a declassificare i rottami, come già accaduto nel 2007 e nel 2009, specificamente a seguito di indagini dei Carabinieri del Noe;quali controlli vengano effettuati sugli scarti della lavorazione siderurgica diretti alle discariche territoriali. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio epidemiologico regionale – aggiunge poi - la Conca ternana registra un preoccupante aumento di patologie polmonarie e cardiovascolari. In riferimento alla situazione del polo di incenerimento e alle condizioni dell’intera Conca ‘già compromessa dalle emissioni e dagli scarichi industriali’, i deputati Zamparutti, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Beltrandi, Mecacci e Bernardini hanno presentato pochi mesi or sono un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Ambiente con cui chiedevano di conoscere quali iniziative si intendessero adottare ‘per evitare l'affluenza da altre regioni nel ternano di rifiuti di natura tossica e pericolosa e impedire che la già critica situazione ambientale possa ulteriormente aggravarsi con pericolosissime conseguenze epidemiologiche’. Gli accertamenti sulle cartelle cliniche dei lavoratori Asm, esami effettuati presso il laboratorio emiliano Narcodiagnostics, riscontrarono tracce di metalli pesanti, zolfo e fosforo, riconducili non solo all’incenerimento ma, più ampiamente, ‘alle attività industriali’, come ricordato dai suddetti interroganti. Al riguardo dobbiamo anzitutto considerare i materiali ferrosi in arrivo presso le acciaierie di Terni che devono risultare massimamente controllati e certificati, visti i rilevantissimi volumi in gioco”. Condividi