Gianluca Graciolini
Don Matteo Ragazzo siede davanti al computer nella sua canonica e comincia a raccontare. «Dopo la Messa esco sul sagrato per salutare i miei parrocchiani e sento che parlano come Bossi e Borghezio contro gli immigrati. Allora mi chiedo: che cosa hanno capito della mia omelia? Probabilmente nulla». Don Matteo Ragazzo è un prete di Cittadella in provincia di Padova.
L'Amministrazione comunale di questa Città ha varato da poco un provvedimento del tutto simile a quello varato dalla Giunta Morroni chiamato Reddito Minimo per gli Immigrati. E le parole rimarcate dal prete veneto ci ricordano molto da vicino le parole sempre più ricorrenti nei nostri bar, nelle nostre vie, nelle nostre piazze.
Il rischio di scivolare sempre più nel baratro della xenofobia e del leghismo più abietto è alto nella nostra Gualdo. L'atteggiamento formale della Giunta Morroni è di quelli che fanno aumentare questo rischio così come le parole meno formali dei suoi sostenitori da bar e da mercato soffiano irresponsabilmente aliti di xenofobia.
La crisi economica e sociale rischia di moltiplicare questi rischi ma state tranquilli: Morroni ci ha testualmente detto che tra cinque anni Gualdo diventerà la Città più ricca dell'Umbria. A Gualdo ci sono tante intelligenze e tante buone coscienze per cui crediamo che questa Città abbia ancora gli anticorpi per respingere questo progressivo imbarbarimento ma attenzione.
Il seme dell'odio e dell'esclusione fa cattive le messi e la sua invasività non va sottovalutata. Non si cada nell'apatia: ci potremmo risvegliare un giorno dove magari ci saranno più luci per le nostre strade ma i nostri cuori saranno più poveri e le nostre relazioni sociali più astiose e meno vivibili. La storia degli uomini e delle idee ci insegna abbondantemente che il sonno della ragione non consente a nessuno di cullarsi su facili allori egoistici.
Gualdo ha gli stessi problemi dell'intero nostro Paese. Questo Paese che tra derive autoritarie, crisi sociali ed economiche, guerre tra poveri, metastasi culturali da Grande Fratello, incitamenti a considerare ogni diverso un nemico pubblico sta velocemente scivolando verso una crisi irreversibile dal punto di vista istituzionale, sociale e morale. Questa situazione merita di essere affrontata senza cedere a rassegnazioni, anche a Gualdo.
Da questa domenica, per tutte le festività natalizie, fino al Beato Angelo lanceremo un appello a settimana sperando che venga accolto anche nella nostra Città da qualche sacerdote in maniera tale che qualche omelia serva a far riflettere e a far mettere qualche mano sulla coscienza dei gualdesi.
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