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BARI - Lo hanno invitato con insistenza a fare un passo indietro, ovvero a non ricandidarsi per le prossime regionali, ma Nichi Vendola non ci sta e risponde picche ad un Pd che sta da tempo tessendo la tela per costruire un’alleanza con l’Udc e con l’Italia dei Valori in Puglia, l’unica possibilità, ritiene, per evitare di riconsegnare la Regione al centro destra. Il problema è che i due nuovi “alleati”, di Nichi Vendola non ne vogliono proprio sapere ed hanno fatto sapere: “fuori lui e dentro noi”. Vendola è però deciso a non mollare ed a rompere perfino con Michele Emiliano, sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, che lo ha invitato a recedere, facendogli presente che l’unica possibilità di vittoria passa per l’alleanza fra l’intero centro sinistra e i partiti di Casini e Di Pietro. Gli ha perfino proposto come contentino, di scegliersi lui il successore, magari lo stesso Emiliano che è arrivato ad affermare che se glielo proponesse D’Alema direbbe di no, ma se invece a fare il suo nome fosse l’amico Nichi, allora se ne potrebbe parlare. Oggi, come riportano le cronache, il leader nazionale di Sinistra e Libertà, che fino a poco tempo fa si riproponeva addirittura di andare a braccetto con D’Alema per formare un partito unico, e che si è ora evidentemente reso conto della trappola nella quale stava per cadere, ha registrato una lettera-video (pubblicata sul suo sito) per rispondere alla lettera diretta ai 'Democratici pugliesi' diffusa ieri da Sergio Blasi, con la quale il segretario regionale del Pd chiedeva a Vendola due cose: rinunciare all'autocandidatura annunciata nelle scorse settimane e – appunto - cercare insieme un candidato che possa consentire l'allargamento dell'alleanza di centrosinistra a Udc e Idv, partiti che, come abbiamo detto, sul nome del governatore hanno posto un veto irrevocabile. Un appello, quello di Blasi, uscito quasi in contemporanea con la dichiarazione dei partiti e delle formazioni della sinistra pugliese (i vertici regionali di Psi, Prc, Sd, Mps, Verdi, Comunisti-Sinistra Popolare e Unire la Sinistra) che rinnovavano a Vendola il loro appoggio incondizionato. E ora, forte di questo sostegno, Vendola punta ad organizzare per sabato prossimo una grande manifestazione per ribadire, di fronte al popolo della sinistra, che lui non mollerà, che andrà avanti. Il Pd - ha dichiarato poi - "si assuma fino in fondo la responsabilità di sapere che senza primarie Vendola é candidato automaticamente, candidato di un popolo largo che é di centrosinistra e che sta anche fuori dal centrosinistra". "Il Pd – ha aggiunto - da tutta Italia mi sta chiedendo di resistere", e lui si candida perciò “nel nome della buona politica, contro la cattiva politica". Condividi