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I quattro promotori non sono il perimetro della Federazione della sinistra, Ferrero è stato esplicito dal palco del Brancaccio. A chi si rivolge la coalizione varata ieri poco prima che il corteo viola e rosso straripasse da piazza S.Giovanni. «Ci rivolgiamo al complesso dell'associazionismo, dei comitati locali o tematici che vivono nell'ambito della sinistra. L' appello lo abbiamo rivolto - spiega Paolo Ferrero , segretario Prc - a tutte le forze organizzate, anche a Sinistra e libertà, anche a Sinistra critica. Vogliamo aprire uno spazio pubblico della sinistra anche con dentro opinioni diverse. Dobbiamo interloquire con questa giovane generazione che ha animato il No B Day. E la stagione dei referendum - contro il nucleare, contro la precarietà, per l'acqua pubblica e sulla giustizia - servirà anche alla costruzione della Federazione». Proprio sulla questione del nucleare si registrano le prime interlocuzioni positive tra l'inedito spazio pubblico e quella galassia della sinistra che vive fuori dai partiti. «A Sassari abbiamo registrato oltre 500 adesioni al comitato antinucleare - spiega Nicola Culeddu - è con realtà come loro che discuteremo della Federazione». In Sardegna è forte il timore che una delle tante zone militari possa ospitare un deposito di scorie radiattive. Le prime assemblee locali della federazione registrano l'adesione di settori indipendentisti di sinistra , l'attenzione di settori femministi e di pezzi di lavoro contro le basi militari. Tra i primi arrivi quelli della Casa della Sinistra di Asti, dei fiorentini di Sinistra per la Costituzione , del Forum Ambientalista . Altrove, come in Umbria il dialogo con alcune liste civiche, come a Marsciano o Gubbio , è molto avanti. Ad Ancona il rapporto già c'è con il circolo Caleido di Arcilesbica. Spicca, tra la gente del Brancaccio, il presidente della Repubblica di Frigolandia , Vincenzo Sparagna: «Spero - dice a Liberazione , il direttore di Frigidaire - che la Federazione riesca a innescare un confronto tranquillo, ad aggregare le centinaia di gruppi oggi isolati, a provocare un cambio anagrafico». Tra le voci dell'assemblea quelle di Vittorio Agnoletto e della genovese Rita Lavaggi del Forum della Sinistra europea . E' tutto all'inizio e non è tutto rose e fiori «anche perché nei territori - avverte Haidi Giuliani - spesso i partner, che a livello nazionale si federano, si dividono su questioni come gli inceneritori o le grandi opere o il rapporto col Pd». Condividi