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PERUGIA - Perugia è entrata nel vivo delle manifestazioni natalizie con due importanti appuntamenti: l’accensione dell’albero di Natale a Monteluce e l’inaugurazione della Via dei Presepi in Via Cartolari. “La tradizione natalizia perugina – ha commentato l’assessore Andrea Cernicchi (Politiche Culturali e Giovanili) intervenendo alla inaugurazione della Via dei Presepi - quest’anno porta con sé una novità: una parte della festa di Natale si sposta a Monteluce, un quartiere che più di tutti sta vivendo profonde trasformazioni, ma che resta punto centrale e identitario della città. Con l’Amministrazione comunale che segue il processo di cambiamento e lo accompagna anche attraverso iniziative culturali e manifestazioni come quella estiva M’Illumino d’immenso e ora con la festa di Natale, creando un ponte virtuale fra il centro storico e Monteluce”. Quanto alla Via dei presepi, organizzata dalle Botteghe del Carmine, l’assessore ha ricordato che “è tra le iniziative più suggestive e caratteristiche del centro storico che raccoglie ampio consenso di pubblico. E’ uno scorcio sulle usanze di un tempo, ma è anche il segno dell’attaccamento dei residenti a questa parte di città su cui anhce l’Amministrazione sta lavorando per rivitalizzare. Lo scorso anno i visitatori sono stati circa 4.000”. LA VIA DEI PRESEPI L’iniziativa anima la zona di Via Cartolari, Via della Viola, Piazza del Duca, Porta Pesa da ben nove anni. La manifestazione si svolge fino al 6 gennaio 2010 con orario 10-12,30 e 16 – 19 ed è organizzata dalle Botteghe del Carmine. Quest’anno i presepi grandi sono 4, ma sono diversi quelli piccoli che addobbano le vetrine dei negozi. Tutti presepi artigianali, come se ne facevano una volta nelle case, ma rappresentano un forte, simbolico elemento di arredo del quartiere. Gli studenti della scuola media inferiore Montessori e una sezione della scuola superiore, accompagnati dagli zampognari, hanno fatto vista ai presepi realizzati da Marisa Rosi e passeggiato lungo l’intera Via. L’artista espone ogni anno i suoi presepi, ciascuno dei quali è formato da migliaia di pezzi, tutti realizzati a mano. Uno di questi ritrae Piazza IV Novembre, con la Fontana Maggiore. LA FESTA A MONTELUCE Un maestoso albero alto 11 metri, addobbato con 1500 luci è stato acceso nella piazza di Monteluce. L’albero proviene dall’area interna del vecchio policlinico in demolizione. “Un ringraziamento a tutti, in particolare alle associazioni che dialogano con l’Amministrazione comunale in questa delicata fase della vita del quartiere” è stato espresso dagli assessori presenti: Giuseppe Lomurno (Sviluppo economico e Turismo), Valeria Cardinali (Urbanistica) e Andrea Cernicchi (Cultura). La festa è cominciata proprio con alcune iniziative per i bambini che rappresentano “vita, speranza e futuro”, ha sottolineato Lomurno, “in questo momento particolare che unisce tutti i residenti nella rinascita del quartiere”. L’assessore Cardinali ha assicurato ancora una volta che “l’Amministrazione comunale sarà sempre presente nel quartiere e seguirà costantemente l’evoluzione dei lavori”. Il vice parroco di Monteluce, don Alessio Fifi, ha ricordato che la Chiesa custodisce soprattutto parole di speranza e ha fatto un paragone tra l’attesa del Natale e quella per la nuova Monteluce, con l’augurio “che ciascuno di noi sia profeta di speranza, che aiuta ad affrontare le difficoltà con fiducia”. Infine, è stato Cernicchi ad accendere l’albero di Natale, cui sono seguite le manifestazioni per i bambini. Cioccolata calda e zucchero filato sono stati offerti ai partecipanti insieme a un puzzle che invita a costruire la nuova Monteluce “una storia antica, una nuova vita”. La festa, alla quale nonostante la pioggia hanno partecipato numerosi bambini accompagnati dai genitori, è stata allietata dalle Fantastorie a cura dell’associazione Il Rinoceronte; dall’Annuncio di Natale da parte dei giovani della parrocchia Monteluce, dai canti del coro Lavori in corso. Tutti hanno prestato lavoro volontario. Nella loggia è stata anche allestita una mostra fotografica su Monteluce, in particolare la fase della demolizione del vecchio ospedale, realizzata da sei giovani fotografi in collaborazione con eGeneration e Associazione Monteluce. Condividi