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PERUGIA – “Non bastano i dati su arrivi e presenze a definire un fenomeno e un comparto complesso come quello turistico. Ci sono elementi, come quello della redditività delle imprese, che devono essere presi in considerazione”: Giorgio Mencaroni, presidente della Federalberghi dell'Umbria-Confcommercio, interviene all'indomani della presentazione ufficiale del documento strategico per il triennio 2008-2010. “Il dato regionale, purtroppo limitato ai primi nove mesi del 2007 - ha affermato Mencaroni - ci parla di un aumento rispetto all'anno precedente del 2,8% degli arrivi e del 2,4% delle presenze”. Nel comprensorio del Folignate - è detto in una nota della Confcommercio - a fine 2007 c'è stato un calo degli arrivi (circa -1%) e delle presenze (-1,5%) a fronte di un aumento della ricettività: tre alberghi e dieci attività extralberghiere in più, per un totale di ulteriori 328 posti letto. Con il risultato che l'indice di utilizzo medio delle strutture è calato del 7% arrivando al 21,3%. Nel comune di Perugia, il totale degli esercizi ricettivi, alberghieri ed extralberghieri, è passato da 295 a 312, con un aumento dei posti letto di 400 unità, che hanno reso meno consistente, per quanto riguarda la redditività delle imprese, il beneficio derivante dall'aumento nel numero degli arrivi (+3,8%) e delle presenze (+8,7%). Anche se su questo territorio il dato da analizzare è il contemporaneo calo dei turisti italiani di circa l'1%. Significativo il calo degli italiani anche nel comprensorio di Assisi, che ha registrato nello scorso anno una diminuzione degli arrivi (-1,2%) e un numero di presenze pressoché stazionario. Preoccupante invece il dato del mese di dicembre, con un calo di arrivi e presenze di circa l'11%. Contraddittorio il dato della Valnerina, dove sono sorti nove esercizi ricettivi in più, per ulteriori 133 posti letto, e che ha registrato un aumento degli arrivi del 5% e un contemporaneo calo delle presenze del 7%: segno di una preoccupante diminuzione dei soggiorni di più lunga durata. Hanno registrato un segno positivo i comprensori di Todi (+1% delle presenze e un ben +6,6% negli arrivi, con un calo però nelle presenze degli stranieri), di Gubbio, del Trasimeno e dell'alto Tevere, dove arrivi e presenze hanno un segno positivo e si assestano attorno al 9%. Positivo anche il dato ternano, sia sul fronte degli arrivi (+5,3%) che delle presenze (4,9%). Problematica invece la situazione nello Spoletino, dove l'indice di utilizzo medio delle strutture è passato dal 20,6 al 19,7%. E dove gli arrivi sono passati dai 93.700 del 2006 ai 90.700 del 2007. Stesso andamento negativo per le presenze, che da 252 mila sono sceselo scorso anno a 235 mila. Condividi